Putin apre a incontro con Zelensky: Possibile nella fase finale dei negoziati

putin apre

Vladimir Putin si dice pronto a incontrare Volodymyr Zelensky per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Durante un incontro con le agenzie stampa estere a San Pietroburgo, il presidente russo ha dichiarato che un vertice con il leader ucraino potrebbe avvenire "nella fase finale dei negoziati", sottolineando come Mosca auspichi una conclusione del conflitto "il più rapidamente possibile e preferibilmente in modo pacifico".

Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, i negoziatori dei due Paesi potrebbero tornare al tavolo dopo il 22 giugno. Putin ha spiegato che la delegazione russa è già in contatto con quella ucraina e che i colloqui puntano a una soluzione duratura, capace di impedire il ritorno degli scontri. "Dobbiamo trovare un accordo che non solo chiuda l’attuale conflitto, ma che prevenga situazioni simili nel futuro", ha detto.

Leggi anche Russia: Kiev dovrà distruggere le armi occidentali per la pace – Nuova richiesta nei negoziati con l'Ucraina

Il capo del Cremlino ha ribadito che per Mosca resta essenziale la firma dei documenti finali da parte di "autorità legittime ucraine". Ha poi sollevato dubbi sulla legittimità del mandato di Zelensky, ritenendo che il suo incarico sia "scaduto da tempo".

Putin ha riaffermato le posizioni storiche della Russia sulle repubbliche separatiste del Donbass, dichiarando che Donetsk e Luhansk "avevano il diritto di separarsi" dall’Ucraina senza dover consultare Kiev. Ha inoltre negato che i recenti attacchi russi su Kiev abbiano colpito edifici residenziali: "La Russia mira a obiettivi industriali legati alla difesa", ha detto.

Il presidente russo ha rivelato che Mosca ha restituito all’Ucraina i corpi di 6.000 soldati caduti, e si prepara a riconsegnarne altri 3.000. In cambio, avrebbe ricevuto solo 57 corpi di soldati russi.

Interrogato sul ruolo internazionale degli Stati Uniti, Putin ha dichiarato di essere "d'accordo" con Donald Trump, secondo cui la guerra non sarebbe mai iniziata se lui fosse stato alla Casa Bianca. Ha anche aperto a un eventuale incontro con l'ex presidente americano, affermando però che dovrebbe essere "adeguatamente preparato".

Sul fronte diplomatico, Putin si è detto disponibile a riaprire il dialogo con l’Occidente, in particolare con il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz. "Se vuole chiamare, siamo aperti a ogni contatto", ha affermato, ricordando che l’ultimo colloquio telefonico con un leader tedesco risale allo scorso novembre con Olaf Scholz.

Infine, parlando della NATO, Putin ha minimizzato l’impatto di un eventuale riarmo dell’Alleanza: "Non lo consideriamo una minaccia alla Federazione Russa. La nostra sicurezza è garantita e le nostre forze armate vengono costantemente rafforzate". Ha definito "una sciocchezza" l’idea che la Russia intenda attaccare l’Europa o i Paesi NATO, accusando i governi occidentali di diffondere "incredibili bugie" tra i propri cittadini.