Maturità 2025, il ricordo di Paolo Borsellino: Il sacrificio di nostro padre è un seme che sta dando frutti

“Apprendiamo con commozione che tra le tracce della prova scritta di italiano per la Maturità di quest’anno, vi è un riferimento all’attenzione e alla fiducia che nostro padre riponeva nei giovani. Egli nutriva una enorme speranza nelle future generazioni ed abbiamo sempre pensato che a reggere i suoi sforzi vi fosse il senso di una prospettiva alta di un cambiamento in meglio della nostra società civile”.
Con queste parole, Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino, figli del magistrato Paolo Borsellino, ucciso in via D’Amelio a Palermo il 19 luglio 1992, hanno commentato la scelta del Ministero dell’Istruzione e del Merito di inserire una traccia dedicata al loro padre tra i temi dell’esame di Stato.
Leggi anche Maturità 2025, online le commissioni d'esame: 13.900 per oltre 524mila studenti
I tre fratelli ricordano la celebre frase del giudice: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”, sottolineando come in essa sia racchiusa tutta la fiducia che Borsellino riponeva nei giovani e nella possibilità di un risveglio collettivo delle coscienze.
“Resta in noi oggi – proseguono i figli – la consapevolezza che attraverso l’odierno riconoscimento e tributo, il sacrificio di nostro padre è come un seme che sta dando i suoi frutti. Il percorso è ancora lungo ma siamo sulla buona strada”.
Infine, i figli di Borsellino rivolgono un ringraziamento alla Scuola italiana: “Ci sia consentito di ringraziare la Scuola di ogni ordine e grado per tutto il lavoro di educazione alla legalità svolto in questi trentatré anni e che sappiamo sarà portato avanti con nuovo entusiasmo alla luce di quanto accaduto oggi”.