Israele-Iran, guerra al quarto giorno: missili su centri civili e attacco israeliano alle forze Quds

Il conflitto tra Israele e Iran è entrato nel suo quarto giorno con una nuova ondata di attacchi missilistici reciproci durante la notte, mentre la comunità internazionale continua a chiedere una de-escalation diplomatica.
Secondo quanto riferito dalla CNN, questa mattina l’Iran ha colpito una raffineria israeliana e danneggiato parte della rete elettrica del Paese. Aumentano le vittime civili, mentre i due Stati intensificano i raid. In Israele, esplosioni e incendi hanno colpito diverse zone residenziali, soprattutto nel centro e sulla costa.
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Almeno cinque persone sono morte nei recenti attacchi iraniani, colpite a Petah Tikva e Bnei Brak, secondo quanto riportato dal servizio di emergenza Magen David Adom. I missili hanno colpito aree densamente popolate e diverse strutture abitative. United Hatzalah ha confermato che sono almeno 87 i feriti, assistiti in tre distinte aree nel centro del Paese.
Il bilancio complessivo delle vittime in Israele sale così a 19 morti dall’inizio delle ostilità, avviate venerdì scorso con uno scambio massiccio di razzi e droni.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha accusato l’Iran di colpire deliberatamente i civili e ha avvertito che la popolazione di Teheran “pagherà il prezzo” degli attacchi. "Il vanaglorioso dittatore di Teheran si è trasformato in un vile assassino", ha scritto su Telegram, promettendo una risposta immediata.
Durante la notte, l’aeronautica israeliana ha condotto raid aerei su Teheran, colpendo i centri di comando delle forze Quds, il ramo d’élite del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane. Secondo un portavoce dell’IDF, in quelle strutture venivano pianificati attacchi contro Israele attraverso i proxy iraniani attivi in Medio Oriente.
Il Ministero della Salute iraniano ha riferito che dall’inizio del conflitto sono stati registrati 224 morti e 1.277 feriti in tutto il Paese, con centinaia di persone ricoverate negli ospedali.
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha dichiarato che l’Iran non ha intenzione di sviluppare armi nucleari, ma difenderà il proprio diritto all’uso dell’energia atomica per fini civili e di ricerca, facendo riferimento all’editto religioso dell’Ayatollah Ali Khamenei contro le armi di distruzione di massa.
Intanto, secondo fonti statunitensi citate dalla CNN, l’ex presidente Donald Trump avrebbe respinto un piano israeliano per assassinare la Guida Suprema iraniana. Una notizia che il premier Benjamin Netanyahu aveva già smentito in precedenza.
L’operazione militare israeliana in corso potrebbe durare “settimane, non giorni”, secondo quanto affermato dalla Casa Bianca e da alti funzionari israeliani. Trump ha ammesso la possibilità di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti, pur ribadendo la volontà di raggiungere un accordo tra le parti in conflitto.