Trump invia i Marines a Los Angeles contro gli immigrati: la California si oppone in tribunale

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La California ha presentato ricorso a un tribunale federale per ottenere un'ordinanza restrittiva contro il dispiegamento di truppe militari nelle strade di Los Angeles, ordinato dal presidente Donald Trump. La decisione fa seguito all’invio di unità dei Marines e della Guardia Nazionale per contrastare i disordini legati alle operazioni contro l’immigrazione irregolare.

Ci sono state notti terribili. Hanno usato martelli per rompere il cemento e lanciato blocchi di pietra contro la polizia. Se non fossimo intervenuti, Los Angeles sarebbe in fiamme”, ha dichiarato Trump durante una visita a Fort Bragg. Secondo il presidente, in alcune zone si sarebbe verificata una vera e propria “insurrezione”, attribuendo la responsabilità a “nemici provenienti dall’estero” entrati grazie all’amministrazione Biden.

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Trump ha poi minacciato il possibile ricorso all’Insurrection Act, una legge che permetterebbe l’uso dell’esercito per gestire disordini interni. Le sue parole hanno provocato la dura reazione del governatore della California, Gavin Newsom, che ha definito l’invio dei militari “senza precedenti” e una minaccia per la democrazia. “Trump si sta comportando come un tiranno. Abbiamo chiesto alla Corte di fermare immediatamente queste azioni illegali”, ha dichiarato.

Un giudice federale di San Francisco non ha accolto la richiesta di blocco immediato avanzata dalla California, fissando un’udienza per giovedì. Trump ha insistito: “Il governatore e il sindaco di Los Angeles sono incompetenti. Se non avessimo mandato la Guardia Nazionale, ora la città sarebbe in fiamme”.

Il presidente ha fatto riferimento alle Olimpiadi del 2028 che si terranno a Los Angeles, affermando che “non vogliamo che il mondo veda una città nel caos”. Ha poi dichiarato che “molti dei responsabili dei disordini sono pagati per creare violenza. Sono animali. La Guardia Nazionale aveva bisogno di rinforzi, così abbiamo mandato anche alcuni Marines”.

Newsom ha replicato sostenendo che non ci sia stata alcuna comunicazione preventiva da parte della Casa Bianca: “Non una chiamata, nemmeno un messaggio. Gli americani dovrebbero essere allarmati da un presidente che manda i Marines in strada senza consultare le autorità locali”.

Trump ha infine confermato l’intenzione di estendere a livello nazionale le operazioni di espulsione già avviate a Los Angeles: “Li stiamo mandando via e continueremo a farlo. Ogni protesta contro questa linea sarà affrontata con forza pari o superiore”.