Colombia, attentato contro il candidato presidente Miguel Uribe: ferito gravemente alla testa

Grande shock e preoccupazione in tutto il paese. La violenza politica si fa sempre più pressante, minacciando la stabilità democratica colombiana e mettendo a rischio il futuro delle elezioni. È un attacco che scuote non solo la campagna di Uribe, ma l’intera nazione, chiamata a riflettere sulla crescente tensione e sulla necessità di garantire sicurezza e rispetto per le istituzioni democratiche.

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Miguel Uribe Turbay, candidato alle prossime elezioni presidenziali in Colombia, è stato vittima di un grave attentato durante un evento della sua campagna elettorale a Bogotà. Il politico è stato raggiunto da tre colpi d’arma da fuoco, due dei quali alla testa, mentre si rivolgeva a un gruppo di sostenitori riuniti in un parco della capitale.

L’agguato è avvenuto ieri pomeriggio e ha suscitato forte allarme in tutto il Paese. Immediato l’intervento della polizia, che ha arrestato un sospetto sul posto: si tratta di un ragazzo di appena 15 anni, come riportato da fonti dei media locali.

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Maria Claudia Tarazona, moglie di Uribe, ha lanciato un appello alla popolazione colombiana, chiedendo preghiere per il marito: “Miguel sta lottando per la vita. Chiediamo a Dio di guidare le mani dei medici che lo stanno curando”, ha dichiarato con voce commossa.

Il Centro Democratico, partito dell’ex senatore e attuale candidato, ha condannato con fermezza l’attacco, sottolineando come simili atti rappresentino una minaccia diretta per “la democrazia e la libertà in Colombia”.

Al momento, Uribe si trova ricoverato in condizioni critiche in un ospedale della capitale. Le autorità stanno indagando sulle motivazioni e gli eventuali mandanti dell’agguato, mentre il Paese resta con il fiato sospeso in attesa di sviluppi.