Djokovic, forse il mio ultimo Roland Garros. E Sinner: Il tennis ha ancora bisogno di lui
Se Djokovic si congeda dal Roland Garros, potrebbe segnare la fine di un’epoca nel tennis mondiale. La vittoria di Sinner e il gesto di Novak hanno acceso i rumors sul suo futuro. Il campione serbo, simbolo di determinazione e talento, ha lasciato il campo con un arrivederci sospeso. Ma il suo legame con Parigi e il tennis internazionale potrebbe ancora riservarci sorprese, perché il suo talento rimane imprescindibile per il gioco.

Potrebbe essere calato il sipario sulla carriera di Novak Djokovic al Roland Garros. Il campione serbo ha perso la semifinale dello Slam parigino contro Jannik Sinner venerdì 6 giugno, in tre set intensi e combattuti. Al termine del match, Djokovic ha baciato la terra rossa del Philippe-Chatrier, un gesto che ha fatto pensare a un possibile ritiro.
“Non so se giocherò ancora qui”, ha ammesso Djokovic in conferenza stampa. “Alla fine sono stato sopraffatto dall’emozione, ho sentito un grande sostegno da parte del pubblico e volevo ringraziarlo così. Non è un addio certo, ma nemmeno una certezza di tornare. Dipenderà da come starò tra un anno”.
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Il numero sei del mondo ha poi confermato la sua presenza a Wimbledon: “Fin da bambino è il mio torneo preferito. Credo sia quello dello slam in cui ho più possibilità di vincere. Dopo valuterò gli US Open. Il resto, vedremo”.
Le sue parole hanno avuto grande eco nel mondo del tennis, arrivando anche a Jannik Sinner. L’azzurro, che ha raggiunto la finale, ha espresso stima e rispetto: “Spero non sia davvero il suo ultimo Roland Garros. Ha detto ‘forse’, quindi c’è ancora speranza. Il tennis ha ancora bisogno di lui”.
“Avere qualcuno come lui, con così tanta esperienza e intensità, è importante anche per noi più giovani”, ha aggiunto Sinner. “L’ho visto allenarsi qualche giorno fa: è preciso in ogni dettaglio, un vero modello. È bello vederlo ancora così carico, così determinato”.