Donna aggredita e violentata in un bar a Roma: il gip conferma gravi indizi contro il 28enne
Un grave episodio di violenza scuote Roma: una donna di 48 anni è stata aggredita e violentata in un bar di viale Eritrea, proprietà dell’indagato. Il giudice ha confermato i gravi indizi contro il 28enne M.B., che ora si trova agli arresti domiciliari. Un fatto che riaccende il dibattito sulla sicurezza e sulla tutela delle vittime nella capitale. La sua vicenda evidenzia l’importanza di intervenire con fermezza contro ogni forma di violenza.

Il giudice per le indagini preliminari di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per il 28enne M.B., accusato di violenza sessuale e sequestro di persona ai danni di una donna di 48 anni. L’aggressione sarebbe avvenuta all’interno di un bar in viale Eritrea, di proprietà dell’indagato.
Secondo il gip, "sussistono gravi indizi di colpevolezza" a carico del giovane, supportati dalle dichiarazioni della vittima e da quelle di alcuni avventori del locale. Uno dei testimoni ha raccontato agli investigatori di aver visto, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, una donna visibilmente scossa, che gridava chiedendo aiuto dopo essere stata vittima di una violenza all’interno del bar.
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L’indagato, difeso dall’avvocato Alessia Angelini, ha risposto alle domande del giudice durante l’interrogatorio di convalida. La ricostruzione dei carabinieri indica che la donna, una residente della zona, sarebbe entrata nel bar accusando un malore. Il 28enne l’avrebbe convinta a seguirlo nel seminterrato con la scusa di aiutarla, per poi trascinarla con la forza e abusare di lei in quello spazio isolato.
Secondo quanto emerso, la violenza sarebbe durata circa un’ora, durante la quale la vittima sarebbe stata anche minacciata. Solo dopo essersi divincolata, la donna è riuscita a uscire dal locale e a chiedere aiuto a due clienti, in evidente stato confusionale e con una ferita al sopracciglio.
Alla luce degli elementi raccolti, il giudice ha ritenuto concreto anche il rischio di reiterazione del reato da parte dell’indagato. Nel frattempo, il Questore di Roma, Roberto Massucci, ha disposto la revoca della licenza e la chiusura del bar dove si è consumata l’aggressione.