Donald Trump blocca gli studenti stranieri a Harvard e attacca la Columbia per antisemitismo

Donald Trump ha annunciato il divieto di rilascio dei visti per studenti stranieri diretti all’Università di Harvard, alimentando lo scontro con le principali istituzioni accademiche degli Stati Uniti. L’ex presidente ha motivato la decisione accusando l’ateneo di promuovere idee considerate eccessivamente progressiste.

“Ho concluso che è necessario limitare l’ingresso ai cittadini stranieri che desiderano venire negli Stati Uniti per partecipare, esclusivamente o sostanzialmente, a un programma di studio presso l’Università di Harvard”, ha dichiarato Trump in un comunicato ufficiale.

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Harvard ha risposto duramente, definendo il provvedimento “una ritorsione” politica. Un portavoce dell’università ha affermato: “Si tratta dell’ennesima ritorsione illegale intrapresa dall’Amministrazione, in violazione dei diritti di Harvard sanciti dal Primo Emendamento. Harvard continuerà a proteggere i suoi studenti internazionali”.

Nel mirino di Trump è finita anche la Columbia University. Il Dipartimento dell’Istruzione ha minacciato la revoca dell’accreditamento dell’ateneo, accusandolo di non aver garantito adeguata protezione agli studenti ebrei in seguito a episodi di antisemitismo.

“Dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele, la dirigenza della Columbia University ha agito con deliberata indifferenza nei confronti delle molestie subite dagli studenti ebrei nel suo campus”, ha dichiarato la Segretaria all’Istruzione Linda McMahon.

L’amministrazione Trump sostiene che la Columbia non rispetti gli standard previsti per il riconoscimento ufficiale, aggravando ulteriormente le tensioni tra il mondo accademico e l’ex presidente.