Ucraina: quasi 1 milione di vittime russe tra morti e feriti secondo un rapporto Usa
Ucraina: un bilancio drammatico di quasi un milione di vittime russe tra morti e feriti, secondo un rapporto Usa. Con oltre 250.000 soldati uccisi dall'inizio dell'invasione nel febbraio 2022, la guerra si conferma uno dei conflitti più sanguinosi degli ultimi decenni. Il Center for Strategic and International Studies avverte che, se questa tendenza continuerà, il numero totale potrebbe superare il milione entro l’estate. Un bilancio che lascia senza parole e richiede riflessione profonda.

Sarebbero oltre 250.000 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione del 24 febbraio 2022. Lo rivela un'analisi del Center for Strategic and International Studies (Csis) di Washington, secondo cui il numero totale delle vittime russe – tra morti e feriti – potrebbe superare il milione entro l'estate.
Il rapporto definisce questo bilancio come “impressionante e raccapricciante”, sottolineando come rappresenti una chiara testimonianza del “disprezzo di Putin per i suoi soldati”. Secondo gli esperti del think tank statunitense, la Russia avrebbe subito in Ucraina circa cinque volte più perdite rispetto alla somma totale di tutte le guerre combattute da Mosca – sia durante l’era sovietica che post-sovietica – dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino al 2022.
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Il confronto con altri conflitti recenti è netto: le perdite russe in Ucraina risultano essere 15 volte superiori rispetto a quelle registrate durante l’occupazione sovietica dell’Afghanistan e 10 volte superiori a quelle della lunga guerra in Cecenia, durata 13 anni.
Il rapporto evidenzia anche l’entità delle perdite materiali subite da Mosca. Solo da gennaio 2024, la Russia avrebbe perso circa 1.149 veicoli corazzati da combattimento, 3.098 mezzi per la fanteria, 300 semoventi d'artiglieria e 1.865 carri armati. Le perdite russe in termini di equipaggiamento risultano nettamente superiori rispetto a quelle ucraine, con un rapporto stimato tra 5:1 e 2:1 a favore di Kiev.
A fronte di queste pesanti perdite, i guadagni territoriali ottenuti dalla Russia appaiono limitati. Dal gennaio 2024, Mosca ha conquistato solo circa 5.000 chilometri quadrati di territorio ucraino, equivalenti a meno dell’1% del Paese. Le aree interessate sarebbero localizzate principalmente nelle oblast di Donetsk, Luhansk e Kharkiv, con un'avanzata media stimata di appena 50 metri al giorno.
In confronto, durante le prime cinque settimane di guerra, l'esercito russo era riuscito a occupare circa 120.000 chilometri quadrati di territorio ucraino. Di questi, circa 50.000 chilometri quadrati sono stati poi riconquistati dall’esercito ucraino nella primavera del 2022.