Dl Sicurezza, stretta su detenute madri, cannabis light e proteste: ecco tutte le novità

Il Dl Sicurezza introduce una riforma significativa nel panorama giuridico italiano, modificando il codice penale e introducendo 14 nuovi reati. Questa normativa, che affronta temi delicati come la resistenza passiva e le aggravanti aggiuntive, segna un cambiamento importante per la gestione delle situazioni di emergenza e sicurezza nel paese. Scopriamo insieme le novità.

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Il nuovo decreto sicurezza introduce 14 nuovi reati e 9 aggravanti in un testo composto da 39 articoli, riscrivendo parti del codice penale e di procedura penale. Il provvedimento prende il posto del disegno di legge precedentemente approvato alla Camera ma bloccato in Senato, anche per i rilievi del Quirinale.

Tra le novità principali figurano sanzioni più severe per la resistenza passiva, la stretta su cannabis light, l’introduzione di nuove norme per le detenute madri e misure contro le proteste No-Tav e No-Ponte. Le aggravanti si estendono a reati commessi nei pressi di stazioni ferroviarie, metropolitane e contro persone anziane.

Si amplia inoltre la non punibilità per le attività degli agenti dell’intelligence e vengono accelerati i procedimenti di sgombero per immobili occupati. Il decreto ricalca quasi integralmente il disegno di legge precedente, con modifiche minime in 12 articoli.

Tra le modifiche più significative figurano quelle relative alla detenzione per madri con figli e alle norme per le sim telefoniche degli stranieri extra UE.

Lotta al terrorismo e criminalità organizzata: vengono introdotti reati per la detenzione di materiale a fini terroristici (pena da 2 a 6 anni) e per la diffusione di istruzioni per atti violenti online. Le verifiche antimafia si estendono anche alle imprese inserite nei contratti di rete. Non sarà più possibile per il prefetto ridurre automaticamente gli effetti delle interdittive antimafia per motivi di sostentamento familiare.

Lotta all'usura: l’articolo 33 prevede l’affiancamento di un esperto agli operatori economici vittime di usura, per facilitare il rientro nel circuito legale attraverso mutui concessi secondo la legge 108/1996.

Occupazioni abusive: nasce il reato di occupazione arbitraria di immobile. La polizia giudiziaria potrà disporre lo sgombero immediato anche senza intervento del giudice in caso di occupazioni illegittime.

Tutele per le forze dell’ordine: vengono rafforzate le pene per lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Si introduce l’aggravante per atti contro agenti durante manifestazioni contro infrastrutture. Le forze di polizia potranno utilizzare bodycam e dispositivi indossabili anche nei Cpr o nei luoghi di detenzione. Introdotto un sostegno legale fino a 10.000 euro per agenti coinvolti in procedimenti penali di servizio.

Carceri e centri per migranti: viene istituito il reato di rivolta in carcere o Cpr, punibile da 1 a 5 anni (carcere) e da 1 a 4 anni (Cpr), con pene fino a 18 anni in caso di morte o lesioni gravi. Il reato copre anche atti di resistenza passiva e tentativi di evasione.

Proteste e blocchi ferroviari: nuove aggravanti per reati commessi nelle vicinanze o all’interno di stazioni e metropolitane. Aumenta la pena per danneggiamenti durante manifestazioni. Il Daspo urbano viene esteso anche a chi è stato denunciato o condannato per delitti commessi in aree di trasporto pubblico. L’arresto in flagranza differita si applicherà anche alle lesioni gravi contro pubblici ufficiali. Impedire la libera circolazione su strade o ferrovie diventa reato, coinvolgendo anche gli attivisti ambientali.

Accattonaggio e truffe: inasprite le pene per chi utilizza minori nell’accattonaggio e per chi commette truffe agli anziani. Quest’ultima diventa un reato aggravato, punito con 2-6 anni di carcere e multe fino a 3.000 euro.

Stop alla cannabis light: vietate lavorazione, commercio, trasporto e consegna delle infiorescenze di canapa, anche se essiccate o in forma semilavorata. Il divieto si estende anche a estratti, resine e oli, rendendo di fatto ogni uso illegale, indipendentemente dal contenuto di THC.

Detenzione e tutela dei minori: eliminato l’obbligo di rinvio pena per donne incinte o con figli piccoli, tranne che in casi eccezionali. Viene distinta l’esecuzione della pena tra madri con figli fino a 1 anno e quelle con figli tra 1 e 3 anni.

Proteste in Aula: durante il voto finale, i parlamentari dell’opposizione hanno esposto cartelli con slogan come ‘Decreto Paura’, ‘Né libere né sicure’, ‘La protesta non si arresta’ e ‘La democrazia non si piega’. Dai banchi della maggioranza è partito un coro di ‘Onestà, onestà’, seguito da applausi all’approvazione definitiva.