Boxe: World Boxing impone test di genere, Imane Khelif esclusa dai Mondiali
La boxe femminile è al centro di un acceso dibattito con l'esclusione della pugile algerina Imane Khelif dai Mondiali. Dopo il suo trionfo alle Olimpiadi di Parigi 2024, la campionessa deve affrontare test di determinazione del sesso imposti da World Boxing, sollevando interrogativi su identità e giustizia nello sport. Scopri di più su questa controversia.

La pugile algerina Imane Khelif, già protagonista alle Olimpiadi di Parigi 2024, rischia l'esclusione dai Campionati Mondiali di pugilato se non si sottoporrà a un test di determinazione del sesso. Dopo aver conquistato l’oro nella categoria dei pesi welter femminili, Khelif è stata coinvolta in polemiche legate alla sua identità sessuale, riaccendendo un dibattito già acceso durante i Giochi olimpici.
World Boxing, l’organo di governo della boxe dilettantistica internazionale, ha annunciato l’introduzione di test obbligatori per determinare l’idoneità di uomini e donne nelle competizioni ufficiali. Questa nuova direttiva rientra nella futura politica su Sesso, Età e Peso, pensata per tutelare la sicurezza degli atleti e garantire condizioni competitive eque in tutte le categorie.
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Le nuove regole entreranno in vigore il 1° luglio 2025 e sono attualmente nella fase finale di sviluppo. Il regolamento è frutto del lavoro del Comitato Medico e Antidoping di World Boxing, che ha analizzato ampi dati scientifici e si è confrontato con esperti e altre federazioni sportive a livello internazionale.
In vista dell’applicazione delle nuove direttive, World Boxing ha inviato una comunicazione ufficiale alla Federazione Pugilistica Algerina, dichiarando che a Imane Khelif sarà preclusa la partecipazione alla Eindhoven Box Cup e ad altri eventi riconosciuti finché non si sottoporrà al test richiesto. Questo provvedimento è legato alle circostanze specifiche che hanno coinvolto la pugile durante le Olimpiadi e mira a proteggere sia la salute mentale e fisica degli atleti, sia l’integrità delle competizioni.
“La decisione riflette preoccupazioni legate al benessere di tutti i pugili, inclusa la stessa Khelif, in considerazione delle reazioni suscitate dalla sua potenziale partecipazione agli eventi internazionali”, si legge nella nota ufficiale di World Boxing.