Martina Carbonaro, l'atroce sospetto: Alessio Tucci potrebbe averla sepolta ancora viva

Oggi, 30 maggio, il caso di Martina Carbonaro torna in primo piano con l'udienza di convalida del fermo per Alessio Tucci, il 17enne accusato di un omicidio tragico e inquietante. I dettagli emergenti sul presunto occultamento del cadavere alimentano la tensione e la curiosità attorno a questa vicenda che ha scosso Afragola e l'intera comunità.

martina carbonaro

È fissata per oggi, 30 maggio, l'udienza di convalida del fermo per Alessio Tucci, il 17enne reo confesso dell’omicidio della sua ex fidanzata Martina Carbonaro, 14 anni, avvenuto ad Afragola. Il ragazzo è accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Durante l'udienza potrà fornire la sua versione dei fatti, mentre emergono dettagli sempre più inquietanti sulla dinamica del delitto.

Secondo le indagini condotte dai carabinieri, Martina sarebbe stata uccisa la sera del 26 maggio in un casolare abbandonato dove i due si incontravano spesso. La giovane è stata colpita più volte al viso e alla testa con una pietra e successivamente nascosta tra i rifiuti. Uno dei sospetti più agghiaccianti emersi nelle ultime ore è che Martina fosse ancora viva quando il suo corpo è stato occultato. Alessio, dopo l’aggressione, avrebbe lasciato il corpo della ragazza sotto un vecchio armadio. Solo l’autopsia potrà chiarire se il cuore della giovane stesse ancora battendo in quel momento.

Il primo esame medico-legale ha evidenziato ferite multiple al capo e al volto, inflitte con violenza. Sarebbero almeno quattro, forse sei, i colpi inferti da Alessio. Il medico ha parlato di una copiosa perdita di sangue e di una possibile agonia prolungata. L’autopsia, prevista per il 3 giugno, potrà confermare se Martina sia stata sepolta viva, ipotesi che rende la vicenda ancora più straziante.

Domenico Tucci, padre dell’indagato, ha parlato ai giornalisti visibilmente scosso: "Chiedo scusa a tutti, siamo distrutti. Martina per noi era come una figlia. Mio figlio pagherà per ciò che ha fatto, ma resta mio figlio. Non lo abbandonerò". L’uomo ha negato che Alessio fosse ossessionato dalla ragazza: "Era innamorato, vederla chattare con un altro lo ha sconvolto". Ha inoltre confermato che sua moglie aveva avvertito la madre di Martina, dicendole di stare attenta, dopo aver saputo che la figlia frequentava più di un ragazzo.

Dopo l’omicidio, Alessio è tornato a casa, ha fatto una doccia, ha cenato e poi è uscito di nuovo. Durante le ricerche per la scomparsa di Martina, ha fatto finta di non sapere nulla e si è detto preoccupato. Il padre della vittima, Marcello Carbonaro, ha dichiarato: "Ci aiutava nelle ricerche. Avevo in macchina l’assassino di mia figlia e non lo sapevo. Quando lo chiamai, mi rispose che Martina aveva preso la sua strada e lui la sua. Dopo averla uccisa, è tornato a casa e ha fatto come se nulla fosse".

La madre di Martina ha aggiunto: "Alessio partecipava attivamente alle ricerche. L’arresto è avvenuto proprio a casa nostra. Ora che mia figlia non c’è più, non so chi mi stia dando la forza. Forse i miei angeli: mia madre, mio padre e mia figlia". Per lei, il giovane è “un mostro” e chiede l’ergastolo per il responsabile della morte della figlia.

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