Dazi Trump bloccati dai giudici: illegittime le tariffe su Cina, Canada e Messico

La recente sentenza della Court of International Trade di New York ha ritenuto illegittimi i dazi imposti da Donald Trump su Cina, Canada e Messico. I giudici hanno stabilito che l'ex presidente ha abusato dei poteri concessi dall'Emergency Economic Powers Act, introducendo tariffe senza la necessaria giustificazione di sicurezza nazionale. La decisione potrebbe avere ampie ripercussioni sul commercio internazionale.

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Una sentenza della Court of International Trade di New York ha stabilito che i dazi imposti da Donald Trump sono illegali. Secondo i giudici federali, l’ex presidente avrebbe abusato dei poteri concessi dall’Emergency Economic Powers Act (Ieepa), utilizzando lo strumento legislativo in modo improprio per introdurre tariffe commerciali senza giustificazione di sicurezza nazionale.

La decisione ha un impatto immediato su due gruppi di dazi: quelli globali del 10%, annunciati il 2 aprile durante il cosiddetto “Liberation Day”, e quelli specifici del 25% contro Canada e Messico, motivati da presunti legami con l’immigrazione illegale e il traffico di droga. Viene bloccata anche la tariffa del 20% imposta alla Cina per la produzione di fentanyl e i dazi che durante il picco della tensione commerciale erano arrivati fino al 145%.

La Casa Bianca ha reagito con durezza, parlando di “colpo di stato giudiziario”, mentre il Dipartimento di Giustizia ha già avviato il ricorso presso la corte d'appello federale. L’unica eccezione riguarda i dazi su acciaio, alluminio e automobili, rimasti validi perché basati su una diversa normativa: il Trade Expansion Act del 1962.

I giudici hanno accolto i ricorsi di 12 Stati a guida democratica e di cinque aziende che si ritenevano danneggiate dalle misure di Trump. La motivazione della sentenza chiarisce che l’Ieepa non autorizza l’imposizione di “dazi illimitati su beni provenienti da quasi tutto il mondo”, ribadendo i limiti costituzionali dell’esecutivo in ambito commerciale.

La decisione ha subito generato una reazione positiva nei mercati finanziari internazionali, ma gli esperti invitano alla cautela. “Non è una vittoria definitiva”, ha affermato Joseph Steinberg, economista dell’università di Toronto, riferendosi al possibile ricorso alla Corte Suprema. L’amministrazione Trump potrebbe tentare nuove strade per reintrodurre i dazi sotto altra forma, ma secondo l’avvocato Michael Lowell, esperto in diritto commerciale, la sentenza “è destinata a restare” anche in appello.

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