Garlasco, il supertestimone alle Iene: Stefania Cappa era nel panico con un borsone pesante

A 18 anni dall'omicidio di Garlasco, un supertestimone chiamato

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"Stefania era nel panico, con un borsone". A raccontarlo è il cosiddetto supertestimone del caso Garlasco, intervistato da Le Iene nel servizio firmato da Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese, in onda questa sera su Italia 1.

La nuova testimonianza a 18 anni dall'omicidio

L’uomo, identificato con il nome fittizio "Carlo", ha riferito che pochi giorni dopo l’omicidio incontrò in ospedale una donna di Tromello, residente vicino alla casa della nonna materna delle gemelle Cappa. Secondo quanto anticipato in un comunicato ufficiale del programma Mediaset, questa donna gli raccontò di aver visto Stefania Cappa molto agitata, mentre cercava di entrare nella vecchia abitazione con una borsa visibilmente pesante.

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Carlo ha precisato di non aver mai parlato, contrariamente a quanto riportato dalla stampa, di un alare da camino. Ha aggiunto inoltre che, secondo quanto gli fu detto, le gemelle non erano mai state viste in quella casa e che quell’episodio lasciò turbata la testimone.

Alla domanda sul perché questa testimonianza emerga solo oggi, 18 anni dopo i fatti, Carlo ha ipotizzato che "non ci fosse la volontà di ascoltare" all’epoca. Le persone che avrebbero assistito direttamente alla scena, ha spiegato, erano già anziane e oggi non sono più in vita.

Infine, il supertestimone ha rivelato di aver annotato tutti i dettagli di quegli incontri su dei taccuini, "per non dimenticare nulla".