Climatizzatore Tradizionale vs. Pompa di Calore: Le differenze

climatizzatore tradizionale

Un ambiente domestico che offra un adeguato comfort termico rappresenta un pilastro fondamentale per il benessere quotidiano, influenzando la qualità della vita in ogni stagione dell'anno.

Quando si parla di climatizzazione, tuttavia, la mente corre spesso, quasi per inerzia storica, ai tradizionali apparecchi concepiti primariamente per portare refrigerio durante le afose giornate estive.

Questa percezione, sebbene comprensibile, rischia di trascurare l'evoluzione tecnologica che ha trasformato radicalmente il panorama della climatizzazione residenziale.

L'obiettivo di questo articolo è fare chiarezza, illustrando la distinzione cruciale tra i climatizzatori capaci di solo raffrescamento – una tipologia ormai meno diffusa nelle nuove installazioni domestiche – e i moderni e versatili sistemi a pompa di calore.

Insieme a Renato, tecnico dell’azienda Claren Roma specializzata in assistenza condizionatori e climatizzatori, approfondiremo il funzionamento di questi ultimi e spiegheremo perché rappresentino oggi la soluzione più completa ed energeticamente efficiente per garantire un clima ideale in casa, sia d'estate che d'inverno.

Cos'è un climatizzatore "tradizionale"?

Per comprendere appieno l'evoluzione della climatizzazione e il valore aggiunto offerto dalle pompe di calore, è utile iniziare delineando le caratteristiche di quello che comunemente viene definito un climatizzatore "tradizionale", ovvero un sistema progettato esclusivamente per il raffrescamento degli ambienti.

La funzione primaria di un climatizzatore solo freddo è quella di sottrarre calore da uno spazio interno (ad esempio, una stanza della casa) e trasferirlo all'ambiente esterno. Questo processo permette di abbassare la temperatura interna, creando condizioni di maggiore comfort durante i periodi di caldo intenso.

Il principio di funzionamento si basa sul ciclo frigorifero, un processo termodinamico che sfrutta le proprietà di un fluido refrigerante. In termini semplificati, il ciclo per il raffrescamento avviene così:

L'unità interna (evaporatore) contiene una serpentina in cui circola il fluido refrigerante a bassa temperatura e pressione. L'aria calda della stanza, aspirata da un ventilatore, passa su questa serpentina; il calore dell'aria viene assorbito dal refrigerante, che evapora (passa da liquido a gas). L'aria, ceduto il calore, esce dall'unità interna più fresca.

Il refrigerante gassoso, ora carico di calore, viene aspirato dal compressore (solitamente situato nell'unità esterna), che ne aumenta la pressione e, di conseguenza, la temperatura.

Il gas caldo e ad alta pressione fluisce quindi verso l'unità esterna (condensatore) . Qui, un altro ventilatore fa passare l'aria esterna sulla serpentina del condensatore; il refrigerante cede il calore assorbito all'interno all'aria esterna e, raffreddandosi, condensa (torna allo stato liquido).

Il refrigerante liquido, ancora ad alta pressione, passa attraverso una valvola di espansione, che ne riduce bruscamente pressione e temperatura, riportandolo alle condizioni ideali per ricominciare il ciclo nell'evaporatore interno.

I componenti chiave di un sistema solo freddo sono dunque l'unità interna, che ospita l'evaporatore e il ventilatore per la diffusione dell'aria fresca, e l'unità esterna, che contiene il compressore, il condensatore e il relativo ventilatore.

La limitazione principale di questa tipologia di apparecchi è evidente: sono progettati e ottimizzati per funzionare efficacemente solo per il raffrescamento estivo. Non possiedono la capacità intrinseca di invertire il loro ciclo per fornire calore, rendendoli inutili durante i mesi più freddi, quando la necessità primaria è quella di riscaldare gli ambienti. Cosa che invece può fare il climatizzatore a pompa di calore.

Cos'è un climatizzatore a pompa di calore?

A differenza del suo predecessore focalizzato unicamente sul raffrescamento, il climatizzatore a pompa di calore rappresenta una soluzione tecnologica evoluta e significativamente più versatile, capace di gestire il comfort termico domestico in maniera completa durante l'intero arco dell'anno.

La caratteristica distintiva di un climatizzatore a pompa di calore è la sua doppia anima: non solo è in grado di raffrescare efficacemente gli ambienti durante la stagione estiva, ma può invertire il suo funzionamento per fornire un calore confortevole e efficiente nei mesi invernali. Questa capacità lo rende un sistema di climatizzazione integrato, capace di soddisfare esigenze diverse con un unico impianto.

Il principio fondamentale della pompa di calore risiede nella sua capacità di "spostare" energia termica da un ambiente all'altro, piuttosto che generarla ex novo attraverso processi di combustione (come avviene nelle caldaie a gas) o per effetto Joule (come nelle stufe elettriche a resistenza). Durante il funzionamento invernale, la pompa di calore estrae il calore presente naturalmente nell'aria esterna – anche quando le temperature esterne sono rigide (i modelli moderni possono operare efficacemente anche con diversi gradi sotto lo zero) – e lo trasferisce all'interno dell'abitazione. Questo trasferimento di calore "gratuito" (nel senso che è già presente nell'ambiente, sebbene a bassa temperatura) è ciò che rende le pompe di calore particolarmente efficienti dal punto di vista energetico per il riscaldamento.