Albania al voto: Rama punta al quarto mandato, sfida aperta con Berisha e la nuova diaspora

L’Albania torna alle urne oggi in una tornata elettorale che potrebbe segnare il quarto mandato consecutivo del premier socialista Edi Rama, protagonista indiscusso della politica albanese degli ultimi dieci anni. A sfidarlo è ancora una volta il leader del Partito Democratico Sali Berisha, 80 anni, tornato sulla scena dopo la revoca degli arresti domiciliari per un’inchiesta su presunta corruzione.
Europa, corruzione e nuove alleanze: i temi chiave del voto
Rama ha costruito la sua campagna attorno a due pilastri: la lotta alla corruzione e l’avvicinamento dell’Albania all’Unione Europea. Con lo slogan “Albania 2030 nella Ue”, il premier ha lanciato il suo messaggio centrale da Piazza Skanderbeg, circondato dalle 12 stelle della bandiera europea, simbolo dei 12 distretti del Paese. L’Albania ha già aperto 16 dei 35 capitoli negoziali richiesti per l’adesione all’Ue, e il supporto popolare per l’ingresso europeo è forte: 4 cittadini su 5 si dichiarano favorevoli.
Leggi anche Perché così tanti italiani vanno in Albania per gli impianti dentali? Tutto dipende dal costo
Dall’altra parte, Berisha ha unito le forze dell’opposizione sotto la coalizione “Alleanza per una magnifica Albania”, sostenuta anche dall’ex presidente Ilir Meta, attualmente detenuto con accuse di riciclaggio e corruzione. La campagna ha preso in prestito slogan trumpiani come “Make Albania Great Again”, con il contributo del consulente americano Chris LaCivita, già stratega di Donald Trump.
Il ruolo della diaspora e le nuove forze politiche
Uno degli elementi più attesi di queste elezioni è il primo voto ufficiale della diaspora, che conta circa 250.000 elettori registrati all’estero. Il loro impatto potrebbe spostare equilibri in alcuni collegi, aggiungendo un margine d’incertezza a un voto che, secondo gli osservatori, tende comunque a favorire Rama.
Nel frattempo, fanno il loro debutto sulla scena politica due nuovi soggetti che si propongono come alternativa ai partiti tradizionali. Il partito di sinistra Levizja Bashke (Movimento Insieme), fondato nel 2022, e la lista centrista Mundësia (L’Opportunità), frutto dell’unione tra Shqipëria Bëhet e Nisma Thurje, guidata dall’imprenditore ed ex deputato Agron Shehaj. Queste formazioni potrebbero attrarre una fetta di elettorato giovane e indeciso.
Attualmente il Partito Socialista detiene 76 seggi in Parlamento, cinque oltre la soglia di maggioranza. Il risultato di oggi dirà se Rama riuscirà a confermare il suo dominio o se emergeranno nuove sorprese nello scenario politico albanese.