Pd propone nuove leggi contro la diffusione di armi e coltelli: educazione e controlli più severi

propone nuove

Troppe armi e coltelli in circolazione, soprattutto tra i minori: il Partito Democratico interviene con due proposte di legge, presentate alla Camera e al Senato, per limitare l’uso indiscriminato di armi da taglio e da fuoco. L'obiettivo è rafforzare la prevenzione, regolamentare la vendita e contrastare l'aumento di episodi violenti.

Alla Camera, la proposta dem si concentra sulla “vendita di armi e coltelli ai minori”, puntando su tre elementi: educazione nelle scuole tramite corsi delle Forze dell’Ordine e magistrati, controlli sui commercianti, in particolare sulle vendite online, e nuove sanzioni con l’introduzione dell’articolo 696bis, che prevede fino a 3 anni di arresto e multe da 1.000 a 3.000 euro, con obbligo di percorsi educativi. La prima firmataria è la responsabile Giustizia Pd Debora Serracchiani.

Leggi anche Russia: Kiev dovrà distruggere le armi occidentali per la pace – Nuova richiesta nei negoziati con l'Ucraina

Al Senato, il senatore Walter Verini ha presentato un Ddl per rafforzare i controlli sulla detenzione di armi da fuoco e sulle licenze. La proposta, firmata anche da Iv, Avs e M5s, prevede l'introduzione di un certificato medico psico-fisico rilasciato da una commissione medica e un monitoraggio costante su vendita e possesso. Verini ha ricordato come, secondo la Polizia, non sia possibile quantificare il numero di meri detentori di armi, mentre risse e liti tra vicini degenerano sempre più spesso in tragedie per la presenza di pistole e fucili.

Il senatore Filippo Sensi ha evidenziato che si stima siano in circolazione 5 milioni di armi, con 1 italiano su 10 armato. Per questo, la proposta dem sui coltelli punta a “prevenzione e contrasto insieme”, senza logiche repressive. Sensi critica la visione del governo, accusato di “vendetta privata contro i giovani”, mentre il Pd rivendica una linea fondata su sicurezza, legalità ed educazione.

Verini ha infine denunciato “una cultura della giustizia fai da te e della difesa sempre legittima” nella maggioranza, affermando che questa filosofia alimenta l’illusione di sicurezza, ma in realtà espone a maggiori rischi.