Giletti e l'inchiesta Zero titoli: dopo il caso diplomi spunta l'ombra dei rifiuti, appello ai Carabinieri

Diplomi e lauree false, accompagnate da cerimonie ufficiali, sono al centro dell'inchiesta Zero titoli della Procura di Trani, seguita da Lo Stato delle Cose, la trasmissione di Massimo Giletti in onda questa sera su Raitre. La truffa coinvolgerebbe centinaia di persone. In precedenti servizi, l'inviata Rebecca Pecori aveva incontrato alcuni protagonisti della vicenda: una coppia di Trani, Lucia Catalano e Savino Cianci, e le sorelle calabresi Maria Saveria e Giada Fortunata Modaffari. Durante un'intervista, Catalano e Maria Saveria Modaffari si erano accusate a vicenda di ignorare l'irregolarità dei titoli.
Nel nuovo servizio, Pecori tenta di intervistare nuovamente Maria Saveria Modaffari, che reagisce accelerando con l'auto per allontanarsi. "Parliamo sempre di presunte truffe - precisa Giletti - ma Lucia Catalano ha scelto il rito abbreviato ed è stata condannata a 4 anni per associazione a delinquere". Giletti sottolinea inoltre il clima di omertà riscontrato durante le riprese a Trani e si interroga sulle minacce velate ricevute da Maria Saveria Modaffari.
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L'inchiesta si amplia con un altro servizio che documenta sospetti di smaltimento illecito di rifiuti in un terreno riconducibile a Cianci, tra Cerignola, Foggia e Trani. "Faccio appello al comandante dei Carabinieri della Puglia - dichiara Giletti -: vadano a controllare, perché i contadini parlano di fusti sotterrati".
L'ultimo servizio di Pecori raccoglie testimonianze a Condofuri, paese delle Modaffari, dove alcuni residenti riferiscono di essere stati truffati pagando fino a 6mila euro per titoli fasulli. "Saranno le sentenze a chiarire la verità. Noi continueremo a portare avanti l'inchiesta", conclude Giletti.