Conclave 2025: escluse dal Collegio cardinalizio Milano, Venezia, Genova e Palermo

Al Conclave 2025 per eleggere il successore di Papa Francesco mancheranno rappresentanze da alcune tra le più importanti diocesi italiane, storicamente influenti nel panorama ecclesiale. Per la prima volta, Milano, la diocesi più popolosa del mondo, non avrà un cardinale elettore: l'arcivescovo monsignor Mario Delpini non è stato incluso nel Collegio cardinalizio. Milano aveva avuto nel Novecento due papi: Pio XI e Paolo VI.

Assente anche Venezia, dove il patriarca Francesco Moraglia non è stato nominato cardinale, interrompendo una consuetudine secolare. Dal patriarcato veneziano provenivano Pio X, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I. Non saranno rappresentate neanche Genova e Palermo.

conclave 2025

La diocesi di Firenze parteciperà solo grazie al suo arcivescovo emerito, cardinale Giuseppe Betori, poiché l’attuale pastore, monsignor Gherardo Gambelli, non è cardinale. Le esclusioni di queste sedi hanno sollevato interrogativi, considerando la tradizione che vedeva i rispettivi vescovi regolarmente elevati al rango cardinalizio.

Papa Francesco ha optato per una linea diversa, assegnando il cardinalato a vescovi di diocesi meno note o situate in Paesi in via di sviluppo, puntando su una rappresentanza più ampia e globale della Chiesa cattolica.

Conclave, dai 45 ai 79 anni: chi sono i 135 cardinali elettori da 71 Paesi
Saranno 135 i cardinali provenienti da 71 Paesi dei cinque continenti a entrare in Conclave il 7 maggio per eleggere il 267esimo Papa.

Durata del Conclave: dai più rapidi agli storici 1.006 giorni
Il Conclave che inizierà il 7 maggio 2025 non ha una durata prestabilita: si protrarrà fino all'elezione del nuovo Papa, solitamente tra i 4 e i 5 giorni in epoca moderna.

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Nel Conclave per eleggere il nuovo Papa, i cardinali con diritto di voto (133 su 135, in attesa di chiarimenti su Becciu) devono osservare una clausura assoluta, come stabilito dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis.