Meloni prepara incontro con Trump: governo valuta misure UE contro dazi e crisi Cina-USA

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Il temporaneo congelamento dei dazi USA del 20% sulle merci europee da parte di Donald Trump, accompagnato dal blocco delle contro-tariffe UE, offre una tregua al governo italiano. Giorgia Meloni si sta preparando per la visita alla Casa Bianca del 17 aprile, rimanendo a Roma per concentrarsi sul viaggio e rinunciando alla trasferta al Salone del Mobile di Milano. Nel frattempo, proseguono i contatti con Ursula von der Leyen, con cui la premier si è sentita telefonicamente.

All'interno del governo c'è fiducia per un possibile accordo con Trump, ma preoccupano le tensioni tra Stati Uniti e Cina, con dazi reciproci fino al 145% e 125%. Per tutelare il mercato interno europeo, l'esecutivo italiano guarda all'attivazione di misure di salvaguardia previste dal WTO, coinvolgendo la Commissione UE. L’obiettivo è proteggere l’UE da una possibile ondata di sovrapproduzione cinese destinata al mercato europeo, a causa della chiusura di quello statunitense.

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Il ministro Adolfo Urso sta predisponendo un documento da discutere con la Farnesina e la task force di Palazzo Chigi. Tra le ipotesi anche un fondo europeo di compensazione per le imprese danneggiate da eventuali futuri dazi americani, escludendo l’Iva e basandosi su dati doganali relativi ai prodotti destinati al mercato USA.

Meloni punta a una formula “zero per zero” sui dazi industriali reciproci. Il governo ha ipotizzato lo stanziamento di 25 miliardi di euro, tramite PNRR e riforma UE della coesione, da impiegare solo in caso di esito negativo del negoziato. Un documento di Fratelli d’Italia sottolinea che i dazi non risolvono il problema globale e chiede all’Europa di rivedere le proprie tariffe e la burocrazia interna, contrastando la concorrenza sleale di Paesi come la Cina, con modelli produttivi a basso costo e poco sostenibili.

I contatti tra Meloni e von der Leyen continuano in vista del viaggio a Washington, mentre Trump ha ribadito che gli USA tratteranno con la UE come blocco unico, escludendo trattative bilaterali con i singoli Stati. Il ministro Tajani ha confermato che solo l’Unione europea ha competenza sui dazi e che l’obiettivo della missione è contribuire alla riduzione della tensione e favorire un’intesa tra UE e Stati Uniti.