Donald Trump minaccia nuovi dazi: I paesi mi implorano per un accordo

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I nuovi dazi voluti da Donald Trump entrano in vigore oggi, 9 aprile, con aumenti superiori al 10% applicati quasi universalmente. Durante una cena con i membri repubblicani del Congresso, il presidente ha dichiarato che i leader mondiali lo contattano per chiedere un’intesa: "I paesi ci stanno chiamando per baciarmi il sedere", ha detto, usando l’espressione "kissing my ass" e suscitando applausi tra i presenti.

Secondo Trump, molti leader stranieri lo contatterebbero con toni disperati: "Per favore, per favore signore, facciamo un accordo. Farò qualsiasi cosa", avrebbe riferito per descrivere le loro suppliche. Non sono mancate critiche al Congresso e ad alcuni repubblicani: "Credono che debba essere il Congresso a negoziare. Voi non sapete farlo come me. Se prendete in mano le trattative, vendete pure l’America, perché andrete in rovina".

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Trump ha poi annunciato la volontà di colpire le aziende farmaceutiche americane che producono all’estero: "Imporremo dazi alle nostre imprese farmaceutiche. Presto annunceremo tariffe rilevanti". Ha sottolineato che gli Stati Uniti restano un grande mercato e che le aziende, a suo dire, torneranno a produrre in patria: "Lasceranno la Cina e gli altri paesi".