Sara Campanella colpita con almeno cinque coltellate, recisa la giugulare

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Sara Campanella, la 22enne uccisa a Messina lunedì scorso dal collega universitario Stefano Argentino, è morta per shock emorragico causato da almeno cinque coltellate tra schiena e collo. L'autopsia, durata quasi quattro ore ed eseguita dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo su incarico della Procura di Messina, ha stabilito che la ferita letale ha reciso la giugulare. La giovane, originaria di Misilmeri in provincia di Palermo, sarebbe stata colpita inizialmente alle spalle, senza possibilità di difendersi, e sarebbe morta in pochi minuti.

Le indagini proseguono rapidamente. I carabinieri hanno sequestrato l’appartamento in cui Argentino viveva da fuorisede e hanno rinvenuto un coltello a poche centinaia di metri dal punto in cui è stata trovata la vittima. L’indagato, durante l’interrogatorio di garanzia, non ha fornito elementi sul movente né sull’arma del delitto.

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Nell'ordinanza di custodia cautelare, il gip Eugenio Fiorentino ha scritto che Argentino ha agito "con crudeltà", evidenziando l’intento di infliggere sofferenze ulteriori rispetto a quelle già derivanti dalle ferite mortali. Secondo il giudice, l’omicidio è stato compiuto anche "con premeditazione", e il coltello sarebbe stato portato appositamente per compiere l'aggressione.