Milan, Paratici in pole per il ruolo di direttore sportivo: accordo vicino nonostante l’inibizione

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Fabio Paratici è sempre più vicino a diventare il nuovo direttore sportivo del Milan. L’ex dirigente di Juventus e Tottenham ha trovato un’intesa verbale con il club rossonero per coprire la casella lasciata vuota in via Aldo Rossi dalla fine del 2023. Il nodo principale resta legato alla sua attuale inibizione, che impone al Milan di definire clausole specifiche per tutelarsi in caso di evoluzioni negative nella situazione giudiziaria.

Paratici è infatti tra i nomi per i quali la Procura di Roma ha richiesto il rinvio a giudizio insieme ad Andrea Agnelli e altri ex dirigenti bianconeri, nell’ambito dell’inchiesta per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Se l’accordo sarà formalizzato, Paratici farà ritorno in Italia dopo undici stagioni alla Juventus, durante le quali ha vinto 9 scudetti. In bianconero ha lavorato inizialmente accanto a Marotta, oggi presidente dell’Inter, per poi assumere il ruolo di Chief Football Officer, firmando colpi di mercato storici come l’arrivo di Cristiano Ronaldo.

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Il suo attuale status deriva dalla squalifica di 30 mesi per l’inchiesta plusvalenze, con termine previsto il 20 luglio. Secondo il Codice di Giustizia Sportiva Figc, l’inibizione comporta il divieto di rappresentare il club in attività rilevanti per l’ordinamento sportivo, di partecipare a riunioni con tesserati e agenti, di accedere agli spogliatoi e locali annessi durante gare, nonché di prendere parte agli organi federali.

Fino alla scadenza dell’inibizione, Paratici non potrà partecipare alle trattative di calciomercato, ai rinnovi contrattuali o alla sottoscrizione di nuovi accordi. Gli sarà inoltre preclusa la partecipazione alle assemblee di Lega Serie A, fatta eccezione per argomenti legati alla sfera patrimoniale.