Russia avvia maxi leva militare con 160.000 coscritti e cambia tattica con droni a lungo raggio

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Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che prevede la coscrizione di 160.000 uomini di età compresa tra i 18 e i 30 anni per il servizio militare obbligatorio, da svolgersi tra il 1° aprile e il 15 luglio. Questo rappresenta un aumento rispetto agli anni precedenti: 150.000 nel 2024, 147.000 nel 2023 e 134.500 nel 2022.

Tradizionalmente, i coscritti non vengono inviati in zone di conflitto attivo. Tuttavia, in passato sono emerse segnalazioni riguardanti la loro presenza al fronte, in particolare nella regione di Kursk, teatro di scontri con le forze ucraine. Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che le nuove reclute non saranno impiegate nelle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, parzialmente controllate e annesse dalla Russia. Le assegnazioni inizieranno il 10 aprile, come indicato dal viceammiraglio Vladimir Tsimlyansky, vice capo del Direttorato per l'organizzazione e la mobilitazione dello Stato Maggiore.

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I negoziati per porre fine al conflitto continuano, influenzati dalle condizioni poste da Mosca. L'Ucraina ha accettato la proposta statunitense di un cessate il fuoco, mentre la Russia ha apparentemente acconsentito a una tregua limitata alle infrastrutture energetiche e al Mar Nero. Nonostante ciò, gli attacchi proseguono quotidianamente. Secondo l'Institute for the Study of War (ISW), think tank statunitense, nel fine settimana le forze russe hanno colpito un ospedale militare e un'infrastruttura civile a Kharkiv.

Analisi recenti evidenziano un cambiamento nelle tattiche russe, con l'adozione di droni controllati tramite cavi in fibra ottica. Questa tecnologia permette di evitare le interferenze causate dalla guerra elettronica, rendendo i droni più efficaci nel colpire obiettivi. Equipaggiati con bobine di fibra ottica fino a 25 chilometri, questi droni possono mantenere la connessione anche in presenza di ostacoli. La Russia ha iniziato a utilizzare massicciamente questa tecnologia da dicembre 2024, mentre l'Ucraina sta cercando di recuperare terreno.

Inoltre, Mosca ha sviluppato una nuova strategia denominata "Operazione Falso Bersaglio", che prevede il lancio di droni armati nascosti tra sciami di droni esca. Questi ultimi, indistinguibili dai droni armati sui radar, costringono l'Ucraina a impiegare risorse significative per la difesa, esaurendo munizioni preziose.