Trump ribadisce l'intenzione degli Stati Uniti di acquisire e controllare Gaza

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha riaffermato l'impegno del suo governo ad acquistare e possedere la Striscia di Gaza una volta terminato il conflitto tra Israele e Hamas. Ha proposto che altri Paesi del Medio Oriente partecipino alla ricostruzione dell'enclave, devastata da continui bombardamenti. "Siamo impegnati a comprare e possedere Gaza. Per quanto riguarda la ricostruzione, possiamo affidarla ad altri Stati del Medio Oriente", ha dichiarato Trump ai giornalisti a bordo dell'Air Force One.
Trump ha descritto Gaza come un "cantiere di demolizione" e ha sottolineato l'attuale inabitabilità degli edifici. Ha espresso l'intenzione di trasformare l'area in un luogo prospero per il futuro, suggerendo la possibilità di evacuare gli oltre due milioni di abitanti per convertirla nella "Riviera del Medio Oriente".
Leggi anche Sfida commerciale: sempre più canadesi boicottano i prodotti USA in risposta ai dazi Trump
Inoltre, il presidente ha commentato le condizioni degli ostaggi israeliani recentemente liberati da Hamas, paragonandoli ai sopravvissuti all'Olocausto a causa del loro aspetto emaciato. Ha criticato le milizie palestinesi per le continue negoziazioni e ha espresso preoccupazione per lo stato di salute dei prigionieri rilasciati.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha elogiato il piano di Trump, definendolo "rivoluzionario" e "creativo", affermando che potrebbe garantire la sicurezza di Israele per le generazioni future.
La proposta ha suscitato critiche a livello internazionale. Hamas ha respinto l'idea, dichiarando che "Gaza non è una proprietà da vendere o comprare" e che i palestinesi sventeranno eventuali piani di sfollamento.
Anche altri Paesi arabi hanno espresso preoccupazione riguardo al piano di Trump, sottolineando che potrebbe violare il diritto internazionale e destabilizzare ulteriormente la regione.