Caso Almasri: tensione tra istituzioni e preoccupazione al Quirinale

Il Quirinale esprime forte preoccupazione per le recenti tensioni tra politica e magistratura, acuite dal caso Almasri. Questo clima ha causato una semi-paralisi dei lavori parlamentari, impedendo, tra l'altro, la votazione per l'elezione dei giudici della Corte costituzionale.
Il caso Almasri riguarda la scarcerazione e il rimpatrio del comandante libico Osama Almasri, accusato dalla Corte Penale Internazionale di crimini contro l'umanità. La Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il Sottosegretario Alfredo Mantovano, ipotizzando i reati di peculato e favoreggiamento.
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Oggi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella parteciperà a Scandicci, in provincia di Firenze, all'inaugurazione dei corsi per magistrati ordinari in tirocinio e dell'anno formativo 2025 della Scuola Superiore della Magistratura. Sebbene non siano previsti interventi ufficiali, l'evento potrebbe offrire l'opportunità di ribadire l'importanza del rispetto delle prerogative e dei limiti dei vari poteri istituzionali.
In passato, Mattarella ha sottolineato la necessità di rispettare le attribuzioni costituzionali degli organi giudiziari e degli altri poteri dello Stato. Ad esempio, nell'estate del 2023, durante un periodo di acceso confronto tra politica e magistratura, il Presidente incontrò al Quirinale i vertici della Corte di Cassazione per promuovere il dialogo istituzionale.
Durante lo scambio di auguri di fine anno con le istituzioni, Mattarella ha esortato al rispetto dei limiti dei propri ruoli istituzionali, evitando invasioni di campo e contrapposizioni, sottolineando che la Repubblica necessita dell'armonia tra le istituzioni per mantenere la fiducia dei cittadini.