Casa Bianca: un nuovo ruolo per Elon Musk nell'amministrazione Trump

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Elon Musk avrà un ufficio nella Casa Bianca per dirigere il nuovo dipartimento per l'efficienza governativa, un incarico conferito dal presidente Donald Trump. Secondo il New York Times, il magnate si troverà nell'Eisenhower Executive Office Building, un edificio che ospita uffici governativi, da dove supervisionerà iniziative strategiche nell'amministrazione, che inizierà ufficialmente il 20 gennaio. Musk, già impegnato con le sue aziende come Tesla e SpaceX, che vantano contratti miliardari con il governo, avrà accesso a spazi governativi cruciali. Tuttavia, le sue modalità di ingresso alla West Wing, sede dello Studio Ovale, rimangono non del tutto chiare.

L'inclusione di Musk nell'inner circle di Trump segna una fase significativa per l'imprenditore, che ha avuto un ruolo influente nella campagna elettorale, in particolare nelle battaglie politiche e legislative come quella sui visti H-1B, destinati a favorire l'ingresso di lavoratori specializzati. Nonostante l'influenza, alcuni membri dello staff di Trump, come Steve Bannon, suggeriscono che Musk non abbia l'abilità di prendere decisioni strategiche da solo, seppur sia stato una figura di peso durante la fase di transizione e nella scelta dei membri dello staff.

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Musk, che ha svolto un ruolo centrale nelle scelte politiche e nelle donazioni elettorali per sostenere la vittoria di Trump, potrebbe entrare a far parte di una struttura amministrativa inedita, il "Doge", un organismo ibrido che non gode di pieno riconoscimento congressuale. Il suo ufficio, purtroppo, solleva preoccupazioni riguardo possibili conflitti di interesse, poiché le sue aziende intrattengono numerosi contratti con il governo federale. Il suo ruolo, quindi, potrebbe entrare in conflitto con le normative sui dipendenti governativi, sollevando questioni legate alla trasparenza e alla gestione dei fondi pubblici.

Resta da vedere se Musk accetterà la posizione di "dipendente speciale del governo", uno status che potrebbe comportare una rinuncia al salario e limitazioni nella dichiarazione delle sue finanze personali. La discussione è ancora in corso, con il rischio che la sua presenza crei tensioni nel delicato equilibrio interno all'amministrazione.