Nato rafforza la presenza nel Baltico: missione contro la 'flotta ombra' russa

La Nato ha annunciato un'importante missione nel Mar Baltico per contrastare i sabotaggi attribuiti alla Russia e proteggere le infrastrutture critiche. L'iniziativa, guidata dal generale statunitense Christopher Cavoli, prevede l'impiego di aerei, navi, satelliti e una flotta di droni sottomarini. Lo ha dichiarato il segretario generale dell'Alleanza, Mark Rutte, dopo la riunione con i Paesi baltici.
L'aumento di incidenti sospetti, come la rottura di cavi sottomarini e danni a infrastrutture vitali, ha spinto l'Alleanza ad adottare misure decisive per prevenire ulteriori attacchi di guerra ibrida condotti dalla cosiddetta "flotta ombra" russa. Secondo Rutte, il monitoraggio rafforzato includerà tecnologie avanzate per garantire la sicurezza di cavi che trasportano il 95% dei dati globali e gestiscono transazioni finanziarie per oltre 1.300 miliardi di dollari al giorno.
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Tra le decisioni emerse durante l'incontro figura la creazione di un gruppo di esperti legali per valutare le azioni necessarie a proteggere la libertà di navigazione nelle acque internazionali. Questo impegno arriva dopo episodi come il danneggiamento del cavo elettrico Estlink 2 tra Finlandia ed Estonia a dicembre, attribuito a una petroliera russa.
Il presidente finlandese Alexander Stubb ha sottolineato un cambio di approccio rispetto al passato, evidenziando la maggiore determinazione degli alleati nel reagire a tali incidenti. Solo nell'ultimo anno, sono state abbordate navi sospette e rafforzati i controlli su oltre 360 petroliere, di cui 62 non hanno fornito documentazione adeguata.
Rutte ha elogiato le "azioni forti" di Helsinki come modello da estendere a tutta l'Alleanza, sottolineando l'importanza di migliorare l'uso di tecnologie avanzate per monitorare attività sospette e proteggere infrastrutture strategiche nel Baltico.