Donald Trump: il 10 gennaio la sentenza per il caso Stormy Daniels, escluso il carcere

Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, conoscerà la sua condanna il 10 gennaio 2025, dieci giorni prima dell'insediamento previsto alla Casa Bianca. Il giudice della Corte Suprema di New York, Juan Merchan, ha stabilito che Trump dovrà comparire in aula per la sentenza relativa ai 34 capi d'accusa di falsificazione di documenti aziendali, legati al pagamento di 130.000 dollari alla pornostar StormyDaniels durante la campagna elettorale del 2016.
Merchan ha indicato che non intende imporre una pena detentiva al futuro 47º presidente degli Stati Uniti, suggerendo che un "discarico incondizionato" – senza carcere, multa o libertà vigilata – sia l'opzione più appropriata. Questa decisione consentirebbe a Trump di assumere la presidenza senza impedimenti legali immediati.
La difesa di Trump aveva richiesto l'annullamento del caso, sostenendo che una condanna avrebbe ostacolato la sua capacità di governare. Il giudice ha respinto tale richiesta, affermando che annullare il verdetto della giuria avrebbe compromesso lo stato di diritto.
Il caso riguarda un pagamento effettuato dall'ex avvocato di Trump, Michael Cohen, a Stormy Daniels, per impedirle di divulgare una presunta relazione con Trump, che lui nega. Trump è stato dichiarato colpevole nel maggio 2024 di tutti i 34 capi d'accusa relativi alla falsificazione di documenti aziendali per coprire tale pagamento.
Nonostante la condanna, Trump ha continuato la sua campagna elettorale, vincendo le elezioni presidenziali del novembre 2024. La sentenza del 10 gennaio rappresenterà un evento senza precedenti nella storia americana, con un presidente eletto che affronta una condanna penale poco prima dell'insediamento.
Un portavoce di Trump, Steven Cheung, ha definito il caso un "attacco all'immunità presidenziale" e ha chiesto l'immediata archiviazione, sostenendo che non avrebbe mai dovuto essere avviato.
La sentenza del 10 gennaio potrebbe aprire la strada a un appello da parte di Trump, che ha già espresso l'intenzione di contestare la condanna. Nel frattempo, il giudice Merchan ha criticato le dichiarazioni pubbliche di Trump contro il sistema giudiziario, definendole "attacchi incessanti e infondati" che non giovano alla sua posizione.
Altri aggiornamenti su Trump
Trump Riconosce lo Stato di Palestina? Indiscrezioni dalla Stampa Israeliana Accendono il Dibattito
Donald Trump si prepara a un annuncio che potrebbe ridefinire gli equilibri in Medio Oriente. Alla vigilia del suo imminente viaggio in Arabia Saudita, emergono indiscrezioni clamorose: l'ex presidente USA potrebbe riconoscere lo Stato di Palestina.
Papa Leone XIV non è contro Trump: i cardinali USA smentiscono letture politiche del Conclave
Papa Leone XIV non è stato eletto come risposta a Donald Trump. A chiarirlo sono i cardinali americani dopo l'elezione di Robert Francis Prevost, il nuovo Pontefice.
Papa Leone XIV, elettore repubblicano in Illinois: i voti di Robert Prevost tra Trump e le primarie Usa
Robert Prevost, cardinale statunitense appena eletto Papa Leone XIV l’8 maggio, è al centro dell’attenzione per il suo passato da elettore registrato in Illinois.