Strage in Montenegro: 12 morti in una sparatoria a Cetinje, il killer si toglie la vita

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Un uomo armato ha aperto il fuoco mercoledì sera in un locale di Cetinje, nel sud del Montenegro, uccidendo almeno 12 persone, tra cui due bambini, prima di togliersi la vita. La polizia ha confermato che l'assalitore si è sparato alla testa dopo essere stato circondato dalle forze dell'ordine. Il pubblico ministero Andrijana Nastic ha aggiornato il bilancio delle vittime, mentre il capo della polizia, Lazar Scepanovic, ha spiegato che il sospettato è deceduto durante il tentativo di trasporto in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.

Secondo le indagini preliminari, il responsabile, identificato come Aco Martinovic, 45 anni, avrebbe iniziato la sua furia omicida durante una lite in un bar. Tra le vittime si contano il proprietario del locale e membri della sua famiglia, inclusi i suoi figli. Dopo l'attacco iniziale, l'uomo ha proseguito sparando in altre tre località della città, causando ulteriori morti e feriti.

Le forze dell'ordine hanno bloccato tutte le vie d'accesso e uscita da Cetinje e hanno impiegato unità speciali per rintracciare l'aggressore. Una volta circondato, il killer ha rifiutato di deporre l'arma e si è tolto la vita. Le autorità locali hanno avviato un'indagine per comprendere le motivazioni dietro l'attacco.

Il Montenegro ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale per commemorare le vittime. Il Primo Ministro Milojko Spajic ha espresso il suo cordoglio, definendo la tragedia un evento terribile. Il Presidente Jakov Milatovic ha manifestato dolore e shock per l'accaduto, sottolineando la brutalità dell'evento.

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