Recensioni false online: stretta del governo, nuove regole per trasparenza e legalità

recensioni false

Il governo introduce una regolamentazione stringente sulle recensioni false online, mirata a garantire maggiore trasparenza e legalità, in particolare nel settore del turismo. Il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha dichiarato che il nuovo provvedimento, approvato durante l'ultimo Consiglio dei ministri, rappresenta un passo fondamentale per proteggere ristoranti e strutture alberghiere dalle recensioni fraudolente che possono compromettere gravemente la loro reputazione e sostenibilità economica.

La normativa prevede che chiunque lasci una recensione debba essere identificato, assicurando che abbia realmente usufruito del servizio o prodotto recensito. Questo argine al fenomeno delle recensioni acquistate mira a prevenire pratiche di concorrenza sleale e a promuovere un mercato più equo.

Punti principali del Capo IV del Ddl:

  1. Identificazione obbligatoria dei recensori: Solo i consumatori che dimostrano la propria identità e l'effettivo utilizzo del servizio possono lasciare recensioni.
  2. Tempistiche definite: Le recensioni devono essere pubblicate entro 15 giorni dall’utilizzo del servizio o acquisto del prodotto.
  3. Diritto di replica: Le strutture recensite possono rispondere alle recensioni e richiedere la rimozione di contenuti falsi, ingannevoli o non aggiornati.
  4. Divieto di compravendita di recensioni: Vietata la pratica di acquistare o vendere recensioni, incluse quelle promozionali o condizionate da incentivi.
  5. Codici di condotta: L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) svilupperà regole per garantire l’autenticità delle recensioni e la trasparenza delle piattaforme online.
  6. Vigilanza e sanzioni: L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato monitorerà il rispetto delle disposizioni e potrà comminare sanzioni.

Leggi anche Trustpilot raggiunge le 300 milioni di recensioni

Le nuove norme non si applicano retroattivamente alle recensioni pubblicate prima della loro entrata in vigore. L’iniziativa, frutto della collaborazione tra i ministri Santanchè e Urso, punta a contrastare una pratica dannosa per le imprese e a garantire maggiore correttezza nei confronti dei consumatori.