Morgan contro Jovanotti e Tony Effe: Un Paese privo di senso artistico

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Morgan critica duramente la decisione di escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno al Circo Massimo di Roma, minimizzando l'importanza della vicenda. "Ma chi se ne fotte di Tony Effe? Che ci sia o meno, non cambia nulla. Io sono stato cacciato mille volte, e ogni volta hanno perso molto", ha dichiarato all'Adnkronos.

L'artista punta il dito contro i colleghi, tra cui Jovanotti, accusandoli di solidarizzare con Tony Effe ma non con lui. "È scandaloso che Jovanotti difenda Tony Effe e non abbia fatto nulla per me. Siamo un Paese di ignoranti, di Fantozzi. Mi viene difficile considerare certi personaggi come artisti", ha aggiunto.

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Morgan ha parlato del confronto tra l'arte autentica e la cultura moderna, portando esempi come Beethoven e Fabrizio De André rispetto ai fenomeni attuali. "Elettra Lamborghini ha 98 milioni di visualizzazioni, mentre De André solo sette. Questo la dice lunga sul nostro livello culturale", ha detto.

Parlando della propria esperienza, ha ricordato numerose esclusioni: da Sanremo nel 2010, alla Rai, a X Factor, fino ai concerti cancellati nell'estate 2023. "Nessuno ha mosso un dito per me. La differenza tra ciò che faccio io e quello che scrivono certi ragazzi è abissale", ha affermato.

Ribadendo che l'arte deve essere giudicata e non la vita privata, Morgan ha criticato i testi di alcuni artisti moderni e l'uso massiccio dell'autotune. "Chiunque venga cancellato, prima di lamentarsi, deve esistere davvero. Fare vent’anni di gavetta senza scorciatoie prima di parlare", ha concluso.

Con una riflessione finale, ha citato Battiato: "Meglio essere dei cretini in mezzo a dei geni che sentirsi un genio in mezzo a dei coglioni".