Siria: terminate le ricerche nel carcere di Sednaya, nessuna traccia di detenuti o aree nascoste
Le ricerche all'interno della prigione di Sednaya, situata a nord di Damasco e tristemente nota come "mattatoio umano" per le atrocità commesse sotto il regime di Bashar al-Assad, si sono concluse senza la scoperta di ulteriori detenuti o celle segrete. I Caschi Bianchi, organizzazione di difesa civile siriana, hanno dichiarato di aver condotto un'ispezione approfondita di tutte le sezioni, strutture, sotterranei, cortili e aree circostanti della prigione, senza trovare prove di aree nascoste o sigillate.
La prigione di Sednaya è stata a lungo simbolo della repressione del regime, con numerose denunce di torture e maltrattamenti ai danni di migliaia di detenuti. In seguito alla caduta di Damasco e alla fuga di Assad a Mosca, centinaia di persone, tra cui donne e bambini, si sono recate alla prigione nella speranza di ritrovare familiari scomparsi. Alcuni ex detenuti sono stati liberati e riuniti alle loro famiglie, ma molti altri restano dispersi. turn0news21
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Durante le operazioni di ricerca, sono stati utilizzati strumenti specializzati e unità cinofile per esaminare ingressi, uscite, pozzi di ventilazione, sistemi fognari e tubature dell'acqua. Nonostante gli sforzi, non sono state individuate aree nascoste o sigillate. I Caschi Bianchi hanno espresso profonda delusione per le famiglie delle migliaia di persone ancora disperse, il cui destino rimane sconosciuto.
La prigione di Sednaya è stata oggetto di numerosi rapporti da parte di organizzazioni per i diritti umani, che hanno documentato esecuzioni di massa, torture sistematiche e condizioni disumane. Amnesty International ha descritto la struttura come un "mattatoio umano", stimando che tra il 2011 e il 2015 circa 13.000 persone siano state giustiziate al suo interno.