Tre curiosità sulla spesa online che forse non conosci
La pandemia ha avuto una forte influenza sulla vita delle persone tanto che ancora oggi se ne possono ammirare i risultati. Alcuni di questi sono positivi, come il maggior desiderio di equilibrare vita lavorativa e privata, o come l’aver avvicinato tutti a quella che oggi sembra un’attività ordinaria: la spesa online.
Quello che in lockdown era una necessità, oggi è, a tutti gli effetti, una comodità di cui molti non riescono più a fare a meno. Fare la spesa online e non più solo lo shopping occasionale, ha rivoluzionato il modo in cui si acquistano alimenti e beni di uso quotidiano, rendendo più facile e veloce riempire il carrello senza lasciare casa o ufficio.
Dietro questa apparentemente innocua comodità, tuttavia, si nascondono aspetti poco noti che ci raccontano molto su come la tecnologia e il marketing influenzino gli acquisti. Ecco tre curiosità che forse ancora non sono conosciute sulla spesa online.
I prodotti non vengono mostrati per caso
Ma la spesa a domicilio è davvero solo il risultato della nostra lista della spesa? Decisamente no. Proprio come nei supermercati fisici, il web ha le sue regole e i suoi scaffali preferenziali.
Se nei negozi i prodotti esposti all’altezza degli occhi dei clienti si trovano lì grazie ad accordi commerciali tra i brand e rivenditori, lo stesso avviene online. I primi risultati delle ricerche o i prodotti "consigliati" spesso sono frutto di una precisa strategia di marketing da entrambe le parti.
Questo significa che la spesa online di ognuno non è solo influenzata dalle sue preferenze, ma anche da strategie di marketing che spingono determinati prodotti. Questo non è necessariamente negativo, perché spesso si tratta di prodotti validi e magari in promozione a prezzi vantaggiosi; significa semplicemente tenere gli occhi aperti e fare qualche verifica prima di inserire il prodotto nel carrello virtuale.
Anche gli algoritmi decidono per noi
Quando si ordina la spesa a domicilio, non sono solo i clienti a scegliere i prodotti: gli algoritmi, di cui sempre più spesso sentiamo parlare, analizzano le abitudini di acquisto per proporre articoli che, secondo i calcoli informatici, potrebbero riscuotere interesse da parte dell’utente. Questo sistema, infatti, non solo facilita l’esperienza di shopping, ma orienta anche i clienti, fidelizzandoli verso un certo brand.
Molte piattaforme, inoltre, utilizzano tecniche come il "dynamic pricing", che adatta il prezzo di un prodotto in base alla domanda o persino alle ricerche precedenti. Per esempio, controllando spesso il prezzo di un prodotto, è molto probabile notare variazioni frequenti e offerte lampo.
Il packaging emozionale
Se le catene di supermercati spesso consegnano nei propri sacchetti, i supermercati prettamente online curano molto il packaging, per rendere l'esperienza di unboxing, ovvero il momento in cui si apre un pacco, emotivamente coinvolgente.
Le aziende investono molto per assicurarsi che i prodotti arrivino freschi, ben conservati e presentati in modo accattivante. Spesso il packaging è progettato per evocare sensazioni positive: dai colori vivaci delle scatole a frasi motivazionali stampate, tutto è studiato per creare un’esperienza che fidelizzi il cliente.
Alcune piattaforme, inoltre, includono omaggi come ricette o campioni gratuiti, trasformando un gesto quotidiano in un momento divertente e in una sorpresa inaspettata.
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