Allerta sanitaria in Italia per malattia sconosciuta in Congo: intensificati i controlli in porti e aeroporti

L'Italia ha innalzato il livello di attenzione nei porti e negli aeroporti in risposta a una misteriosa malattia che ha causato oltre 70 decessi nella Repubblica Democratica del Congo. Le Usmaf, Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del Ministero della Salute, sono state allertate, sebbene non esistano voli diretti tra i due Paesi. Attualmente, non sussiste alcun allarme per l'Italia, ma, in un contesto di globalizzazione e mobilità internazionale, le Usmaf monitorano attentamente la situazione in collaborazione con le autorità sanitarie internazionali.
La malattia, che presenta sintomi simil-influenzali come febbre, cefalea, tosse e anemia, ha colpito principalmente la provincia di Kwango tra il 10 e il 25 novembre, con un numero significativo di vittime tra i bambini sotto i cinque anni. Le autorità congolesi sono in stato di allerta e stanno conducendo indagini per identificare la natura dell'infezione.
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Giovanni Rezza, ex direttore della Prevenzione del Ministero della Salute e attualmente professore di Igiene presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha commentato: "La diagnosi non è ancora nota; in questo periodo di clima secco si presentano spesso epidemie dovute al meningococco, ma chissà. È comunque impressionante come possa valere poco, ancor oggi, la vita in alcune aree dell'Africa. Conseguenze per noi? Probabilmente nessuna, ma in un mondo globalizzato mai dire mai".
Le autorità sanitarie italiane continuano a monitorare la situazione, pronte a implementare ulteriori misure preventive se necessario, per garantire la sicurezza sanitaria del Paese.