Hezbollah proclama una grande vittoria contro Israele dopo il cessate il fuoco
Hezbollah ha proclamato una "grande vittoria" contro Israele, come dichiarato dal leader Naim Qassem nel suo primo discorso pubblico dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco nel sud del Libano. Qassem ha affermato che questo successo supera quello del luglio 2006 in termini di durata, intensità dei combattimenti e sacrifici, sottolineando che il sostegno straniero e americano ricevuto da Israele non è riuscito a eliminare Hezbollah né a neutralizzare la Resistenza.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha riconosciuto la situazione, ammettendo la necessità della tregua per permettere all'esercito di riposare. Qassem ha elogiato la pazienza della Resistenza, che ha portato a questa vittoria, e ha annunciato l'intenzione di collaborare strettamente con l'esercito libanese per l'attuazione dell'accordo. Ha descritto l'esercito libanese come una forza nazionale, affermando che l'accordo è stato raggiunto nel rispetto della sovranità libanese. Ha aggiunto che non ci saranno problemi o conflitti con l'esercito.

Qassem ha dichiarato che la leggendaria resistenza di Hezbollah ha impressionato il mondo e minato il morale degli israeliani. Pur non desiderando la guerra, ha sottolineato che la forza e il fuoco di Hezbollah sono riusciti a fermarla. Ha citato l'ex ministro israeliano Avigdor Lieberman, affermando che mentre la Resistenza celebrava la vittoria a Beirut con le bandiere di Hezbollah, gli israeliani sventolavano bandiere bianche a Tel Aviv.
Il cessate il fuoco, mediato da Stati Uniti e Francia, è entrato in vigore dopo oltre un anno di conflitto, prevedendo il ritiro graduale delle truppe israeliane dal sud del Libano e il ritiro di Hezbollah a nord del fiume Litani. Qassem ha promesso una stretta collaborazione con l'esercito libanese per l'implementazione dell'accordo, sottolineando che non ci saranno problemi o conflitti con l'esercito.
Nonostante il cessate il fuoco, l'esercito israeliano ha riferito di un attacco aereo contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, in risposta a un anno di intensi scontri militari, iniziati dopo un attacco su larga scala di Hamas nell'ottobre 2023. L'esercito israeliano ha intensificato i suoi attacchi e le operazioni di terra nel sud del Libano da settembre.
Il conflitto ha causato quasi 4.000 morti in Libano e oltre 44.000 tra i palestinesi. Entrambe le parti hanno avvertito che i combattimenti riprenderanno se i termini del cessate il fuoco saranno violati. L'amministrazione del presidente Biden mira a garantire un accordo simile a Gaza, con sforzi in corso da parte della Casa Bianca per negoziare la pace e porre fine al conflitto senza Hamas al potere.
Il cessate il fuoco ha portato migliaia di sfollati a tornare nelle loro case nel sud del Libano, nonostante gli avvertimenti dell'esercito israeliano di evitare le aree evacuate. La tregua, mediata da Stati Uniti e Francia, è stata accolta con spari di celebrazione e clacson suonati nella capitale. L'esercito libanese dovrebbe schierare 10.000 soldati per garantire il rispetto del cessate il fuoco. Tuttavia, alcuni israeliani sfollati a causa dei combattimenti rimangono scettici e riluttanti a tornare a casa.
Il cessate il fuoco prevede che le truppe israeliane si ritirino dal sud del Libano entro 60 giorni, mentre Hezbollah dovrebbe ritirarsi dal confine fino a nord del fiume Litani. Qassem si è impegnato a collaborare ad alto livello con l'esercito libanese per l'attuazione dell'accordo, affermando che non ci saranno problemi o conflitti con l'esercito.
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