Gran Bretagna: condannata a sette anni per aver tenuto la figlia in un cassetto per tre anni

Nel Cheshire, nel nord-ovest della Gran Bretagna, una madre è stata condannata a sette anni di carcere per aver tenuto la figlia rinchiusa in un cassetto dalla nascita fino all'età di tre anni. La vicenda è emersa nel febbraio 2023, quando il compagno della donna ha scoperto la bambina in condizioni critiche: malnutrita, incapace di camminare o parlare, affetta da palatoschisi, con capelli arruffati e segni di disidratazione.
L'assistente sociale intervenuta ha descritto la scena in tribunale: "Sono rimasta sbalordita da ciò che ho visto e sono rimasta estremamente scioccata nel vedere un bambino che mi guardava seduto in un cassetto del letto. Mi fissava e si dondolava avanti e indietro. Ho guardato sua madre e le ho chiesto: 'È qui che la tieni?'. La madre ha risposto: 'Sì, nel cassetto'".
Leggi anche Gran Bretagna, assolto dopo 38 anni di carcere: Peter Sullivan vittima di un clamoroso errore giudiziario
La bambina, nata nella vasca da bagno di casa nel marzo 2020, non era mai stata registrata all'anagrafe. La madre ha dichiarato alla polizia di aver avuto una relazione violenta con il padre della bambina e di non aver voluto informarlo della gravidanza. Durante questi tre anni, la donna lasciava la figlia sola nel cassetto per ore, anche durante la notte della vigilia di Natale, mentre trascorreva le festività con gli altri figli e i genitori.
Quando la bambina è stata visitata dai medici, non riusciva a gattonare, camminare, parlare o emettere alcun suono comunicativo. Un'assistente che ora si prende cura di lei ha dichiarato al tribunale: "Non sapeva cosa fosse il cibo. Ha trascorso il suo primo Natale con noi, abbiamo vissuto così tante 'prime volte' con lei, l'abbiamo messa su un'altalena e lei è rimasta seduta lì senza sapere cosa fare o cosa aspettarsi. Il suo primo passo, la sua prima parola. È così triste pensare che così tante di queste cose siano le sue prime volte, ma è bello poter trascorrere questi momenti con lei".
Il giudice Steven Everett ha definito il comportamento della madre "totalmente incredibile", affermando che la donna ha privato la bambina di qualsiasi amore, attenzione o interazione con gli altri, di una dieta adeguata e di cure mediche necessarie per la palatoschisi. Ha aggiunto: "Quella piccola orfana era chiusa in una stanza da sola. Ciò che ha fatto è stato malvagio oltre ogni immaginazione. Le sue azioni sono state catastrofiche. Ora sta tornando in vita da quella che era probabilmente una morte vivente".