Covid 2024: la variante XEC e la sua diffusione in inverno
La variante XEC del SARS-CoV-2, identificata per la prima volta in Germania nel giugno 2024, sta rapidamente diffondendosi a livello globale, con una crescente incidenza anche in Italia. Si tratta di una variante ricombinante derivata dall'unione di due sottovarianti di Omicron: KS.1.1 e KP.3.3. Questa combinazione ha conferito a XEC una maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti precedenti, rendendola particolarmente preoccupante per le autorità sanitarie.
I sintomi associati alla variante XEC sono simili a quelli delle precedenti varianti di Omicron e includono febbre alta, mal di gola con tosse, mal di testa, dolori muscolari e stanchezza. Tuttavia, è stata segnalata una maggiore frequenza di perdita di appetito, un sintomo meno comune nelle varianti precedenti.

Nonostante la sua elevata contagiosità, le evidenze attuali non suggeriscono che XEC causi forme più gravi di malattia rispetto alle varianti precedenti. I vaccini attualmente in uso, inclusi quelli aggiornati per le varianti JN.1 e KP.2, sembrano offrire una protezione adeguata contro le forme severe di COVID-19 causate da XEC. È importante sottolineare che, sebbene i sintomi possano essere più lievi, la variante XEC può comunque provocare un numero significativo di ricoveri, specialmente tra le persone vulnerabili.
In Italia, la variante XEC ha mostrato una rapida diffusione, con una presenza crescente nei sequenziamenti dei casi di COVID-19. Le autorità sanitarie raccomandano la vaccinazione aggiornata per tutti, con particolare attenzione alle categorie a rischio, al fine di mantenere un adeguato livello di protezione durante la stagione invernale.
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