Russia lancia il missile intercontinentale RS-26 Rubezh contro l'Ucraina

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La Russia ha effettuato un attacco senza precedenti utilizzando il missile balistico intercontinentale RS-26 Rubezh, colpendo la città di Dnipro, nella regione di Dnipropetrovsk. Questo rappresenta la prima volta che un ICBM viene impiegato in un conflitto armato.

L'RS-26 Rubezh, noto anche come SS-X-31 Sickle D, è un missile a propellente solido, lanciato da piattaforme mobili, con una gittata stimata tra 5.500 e 6.000 km. Progettato dal Moscow Institute of Thermal Technology, ha completato con successo i test nel 2016. È in grado di trasportare testate nucleari o convenzionali.

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Secondo le autorità ucraine, l'attacco ha danneggiato un impianto industriale e causato il ferimento di due persone. Le difese aeree ucraine hanno intercettato sei dei sette missili da crociera Kh-101 lanciati simultaneamente, ma non sono riuscite a fermare l'RS-26.

Questo sviluppo segue l'uso da parte dell'Ucraina dei missili a lungo raggio Atacms e Storm Shadow, autorizzati rispettivamente da Stati Uniti e Regno Unito. La risposta russa con l'RS-26 Rubezh segna un'escalation significativa nel conflitto.

Il missile RS-26 Rubezh è stato progettato per essere lanciato da piattaforme mobili, offrendo maggiore flessibilità e capacità di penetrazione. La sua capacità di trasportare testate nucleari o convenzionali lo rende una risorsa strategica per la Russia.

L'uso di un ICBM in un conflitto regionale solleva preoccupazioni sulla possibilità di un'escalation nucleare e sulle implicazioni per la sicurezza internazionale. Le autorità ucraine hanno condannato l'attacco, definendolo un atto di aggressione senza precedenti.