Olanda: dal 9 dicembre controlli alle frontiere per limitare l'immigrazione

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Il governo olandese ha annunciato l'introduzione di controlli alle frontiere a partire dal 9 dicembre 2024. La ministra per l'Asilo e la Migrazione, Marjolein Faber, ha confermato la decisione, sottolineando l'obiettivo di ridurre drasticamente l'afflusso di migranti nel paese. Questa misura si inserisce in un pacchetto di politiche migratorie più restrittive adottate dal governo di coalizione, che include il Partito per la Libertà (PVV) di Geert Wilders.

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A settembre, la ministra Faber aveva inviato una lettera alla Commissione Europea esprimendo l'intenzione dei Paesi Bassi di richiedere un "opt-out" dalle politiche europee in materia di asilo e migrazione. Nella lettera, Faber aveva dichiarato: "Questo governo mira a ridurre drasticamente il volume dell’immigrazione nei Paesi Bassi, al fine di continuare ad adempiere ai nostri doveri costituzionali, fornire alloggi pubblici, assistenza sanitaria e istruzione".

La decisione di reintrodurre i controlli alle frontiere è stata presa in risposta all'aumento dei flussi migratori e alle preoccupazioni interne riguardo alla capacità del paese di gestire l'accoglienza dei richiedenti asilo. Il governo olandese ha dichiarato che i controlli saranno temporanei e mirati a garantire la sicurezza nazionale e l'integrità del sistema di asilo.

Questa iniziativa segue quella della Germania, che ha recentemente reintrodotto controlli alle proprie frontiere per affrontare l'aumento dei migranti irregolari. La reintroduzione dei controlli alle frontiere solleva preoccupazioni riguardo al rispetto degli accordi di Schengen e alla libera circolazione all'interno dell'Unione Europea.

La Commissione Europea ha dichiarato di non prevedere cambiamenti immediati nelle normative comunitarie in materia di asilo e migrazione, sottolineando che le regole attuali rimangono vincolanti per tutti gli Stati membri.