Ucraina: la Russia apre a Trump ma avverte: La soluzione del conflitto non è semplice

La Russia si dichiara pronta a considerare le proposte del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, per porre fine alla guerra in Ucraina, ma avverte che la risoluzione del conflitto non sarà semplice. Il viceministro degli Esteri russo, Sergei Riabkov, ha sottolineato che, nonostante l'apertura al dialogo, permangono dubbi sulla concretezza delle promesse di Trump, considerate da alcuni come retorica elettorale.

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"Se dagli Stati Uniti giungeranno segnali su come procedere verso una soluzione, senza continuare a fornire assistenza al regime di Kiev per ottenere la sconfitta strategica di Mosca, faremo certamente del nostro meglio per analizzarli e rispondere", ha dichiarato Riabkov. Ha inoltre precisato che, nonostante le relazioni tese, le comunicazioni con gli Stati Uniti rimangono attive attraverso canali riservati.

Riabkov ha richiesto concretezza alla nuova amministrazione americana, esprimendo scetticismo riguardo alle promesse di Trump di una rapida risoluzione del conflitto in Ucraina. "Non ci può essere una soluzione semplice a questo problema o ai problemi associati a ciò che sta accadendo in Ucraina e dintorni", ha affermato il viceministro, aggiungendo che gli interessi russi non dipendono da chi occupa lo Studio Ovale alla Casa Bianca.

Durante la campagna elettorale, Trump ha dichiarato: "Farò finire la guerra prima del mio insediamento, spingerò Putin e Zelensky a un accordo". Secondo il Wall Street Journal, il suo piano prevederebbe la creazione di una vasta zona demilitarizzata e l'esclusione dell'Ucraina dalla NATO per almeno 20 anni.

La posizione di Trump sull'Ucraina rimane incerta, influenzata anche dal ruolo di Elon Musk. Dopo la vittoria elettorale, Trump ha avuto colloqui con vari leader internazionali, tra cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e ha pianificato un futuro contatto diretto con il presidente russo Vladimir Putin.

Mercoledì scorso, Trump ha conversato con Zelensky in una telefonata a cui ha partecipato anche Elon Musk. Secondo fonti ucraine, Zelensky ha descritto la chiamata come "eccellente", senza fornire ulteriori dettagli. La conversazione, durata circa 25 minuti, ha visto Trump esprimere sostegno all'Ucraina, sebbene senza entrare nei dettagli. Zelensky ha apprezzato la tempestività della chiamata, avvenuta subito dopo le elezioni.

Elon Musk ha confermato la disponibilità a continuare a fornire la rete satellitare Starlink, fondamentale per le comunicazioni ucraine, soprattutto nelle fasi iniziali del conflitto. Tuttavia, in passato, Musk ha messo in discussione l'esistenza della NATO e ha criticato il sostegno economico e militare degli Stati Uniti a Kiev, affermando che prolungare la guerra non aiuta l'Ucraina e provoca la morte dei suoi giovani migliori.

La situazione rimane complessa e incerta, con l'Ucraina che spera in un sostegno continuo, mentre le dichiarazioni e le posizioni dei nuovi attori sulla scena internazionale aggiungono ulteriori sfide alla risoluzione del conflitto.

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