Elezioni USA 2024: Trump trionfa e le azioni Tesla volano del 13%

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Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali statunitensi del 2024, segnando il suo ritorno alla Casa Bianca. Questo risultato ha avuto un impatto immediato sui mercati finanziari, con le azioni di Tesla che hanno registrato un incremento del 13,34% all'apertura della seduta odierna a Piazza Affari. Il titolo del colosso automobilistico beneficia della rielezione del tycoon, sostenuto da Elon Musk fin dalle prime battute della campagna elettorale.

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Durante il discorso di vittoria, Trump ha ringraziato Musk, definendolo "un uomo straordinario" e "un super genio", sottolineando l'importanza di proteggere individui con tali capacità. Musk, amministratore delegato di Tesla, ha supportato attivamente la campagna di Trump, contribuendo con oltre 130 milioni di dollari e partecipando a eventi in stati chiave come la Pennsylvania.

In Italia, il ministro Matteo Salvini ha commentato la vittoria di Trump e il ruolo di Musk, affermando: "Una parte della vittoria sicuramente la ha Elon Musk. Io sono un convinto sostenitore del futuro dell'investimento in ricerca, in innovazione, intelligenza artificiale, spazio, cyber e sicurezza. Musk è un difensore della libertà di pensiero e parola."

La vittoria di Trump ha influenzato positivamente l'intero comparto azionario. Nel pre-mercato, gli indici Dow Jones e S&P 500 hanno raggiunto nuovi massimi storici, mentre il Russell 2000 ha registrato la migliore performance. Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, ha osservato che "tra le azioni vola il titolo di Tesla, sancendo la vittoria di Elon Musk sui mercati". Diodovich attribuisce queste reazioni al programma economico di Trump, che prevede politiche espansive a sostegno del settore industriale e delle piccole imprese, inclusa una riduzione della corporate tax dal 21% al 15%.

La vittoria dei repubblicani al Senato facilita l'implementazione dell'agenda economica di Trump, conferendo maggiore autonomia nelle nomine all'interno della Federal Reserve. Le promesse di politiche protezionistiche hanno rafforzato il dollaro statunitense rispetto alle principali valute, con possibili implicazioni inflazionistiche che la Federal Reserve dovrà monitorare nel lungo termine.