Medici Roma: Contro aggressioni creare percorsi separati e sicuri

Ma per farlo dobbiamo sensibilizzare l'opinione pubblica.
Questo è anche un fatto che va superato
Salute - "Quello delle aggressioni ai medici e in generale agli operatori sanitari è un tema caldo. Contro l'escalation di tanta violenza occorre fare di tutto per evitare che il paziente o i suoi stessi familiari malintenzionati abbiano un contatto diretto con chi invece li ha in cura. Quindi per prima cosa occorre creare dei percorsi che siano separati e quindi garantiscono la sicurezza di chi lavora nel nostro Ssn". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, dopo il susseguirsi di episodi di violenza ai danni di operatori in diverse città d'Italia. "Chiaramente - evidenzia - occorre dover educare le persone al fatto che il medico sta sul posto di lavoro per aiutarle e curarle e non per creare dei problemi. E' curioso che un paziente vada al pronto soccorso per un problema di salute e poi finisce che va a picchiare direttamente il sanitario che lo deve in qualche modo assistere. Questo è anche un fatto che va superato.
Ma per farlo dobbiamo sensibilizzare l'opinione pubblica". Se non si ferma questa violenza, "tra poco potremmo non avere più professionisti che vogliono lavorare nel Servizio sanitario nazionale - avverte Magi - e quindi non ci saranno più medici pronti ad assisterci e curarci nel momento di massimo bisogno".
Morte di Camilla Canepa dopo vaccino anti-Covid: medici prosciolti perché il fatto non sussiste
Nessun processo per i cinque medici dell’ospedale di Lavagna indagati per la morte di Camilla Canepa, la giovane deceduta nel giugno 2021 dopo aver ricevuto una dose del vaccino anti-Covid Astrazeneca.
Proposta di legge: test antidroga obbligatori per magistrati e medici
Il deputato e coordinatore politico di 'Noi Moderati', Saverio Romano, ha presentato una proposta di legge che introduce l'obbligo di test antidroga per diverse categorie professionali.
Neonata muore dopo il parto a Brescia: dieci medici indagati, ginecologo si suicida
Il 31 gennaio 2025, una neonata è deceduta poco dopo la nascita all'ospedale di Desenzano del Garda. La gravidanza era trascorsa senza complicazioni, ma durante il travaglio sono sorte difficoltà che hanno richiesto l'uso di strumenti come la ventosa ostetrica.