Scuola senza docenti - un disastro che pagano bambini e ragazzi

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Presto, anche voi tornerete alla normalità  L'unica risposta vera, che i genitori conservano strettamente per loro, è che i loro figli pagano un ritardo inspiegabile, e vergognoso, che non dipende neanche da questo o quel governo, da un ministro più o meno capace, ma da un sistema che ogni anno ripropone la stessa indecente trafila di problemi, in uno scenario che rischia di far prevalere definitivamente l'assuefazione e la rassegnazione sulla protesta legittima.

Attualità - La scuola parte senza docenti. Mancano perché il sistema non è in grado di assicurare che si arrivi a metà settembre, all'inizio dell'anno scolastico, con gli organici pronti. Mancano perché il peso della burocrazia peggiore schiaccia la logica e il buon senso. Mancano perché c'è un'ormai cronica incapacità di far fronte alle esigenze che ogni anno diventano urgenze, e poi emergenze, che vengono tamponate senza un disegno organico.  Si accumula un ritardo che pagano puntualmente i bambini e i ragazzi che avrebbero il diritto di trovare nella scuola un riferimento, un luogo fatto ci certezze. Invece si trovano a dover fare i conti con l'incertezza, la precarietà e l'approssimazione di un sistema che fa acqua da tutte le parti.

(Di Fabio Insenga)  

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Le denunce dei sindacati, dalle graduatorie che non funzionano alle supplenze che non si trovano, fanno la sintesi di quello che ogni mattina si registra in tante scuole: orari ridotti non si sa fino a quando, classi scoperte o accorpate, maestre e professori, quelli che ci sono, che si danno il cambio per tappare i buchi. La normalità diventa un privilegio per pochi. Chiedere 'cosa hai fatto oggi a scuola?' diventa un azzardo. Anche perché sono i bambini a fare domande a cui nessuno può dare risposte. Ma quando arrivano le maestre nuove? Ma quando potremo uscire alle quattro e venti come gli altri? Ma perché se ne sono andate le nostre maestre?  Ognuno, in privato, prova a costruire le risposte più confortanti che trova. Presto, vedrai che arriveranno presto le nuove maestre. Le maestre che sono andate via si sono avvicinate a casa, hanno avuto il trasferimento che chiedevano da tempo. Ne arriveranno altre, brave come loro. Presto, anche voi tornerete alla normalità.

Risposte che si ripetono, uguali e inutili.  L'unica risposta vera, che i genitori conservano strettamente per loro, è che i loro figli pagano un ritardo inspiegabile, e vergognoso, che non dipende neanche da questo o quel governo, da un ministro più o meno capace, ma da un sistema che ogni anno ripropone la stessa indecente trafila di problemi, in uno scenario che rischia di far prevalere definitivamente l'assuefazione e la rassegnazione sulla protesta legittima. (Di Fabio Insenga)