Scappati dal carcere minorile di Roma - presi due dei tre evasi

Occorrerebbe poi interrogarsi su quanto costa un’evasione anche in termini di spese per le ricerche e tutto ciò che ne consegue.
Insomma, basta deciderlo estemporaneamente e si può evadere con evidente facilità
Attualità - E' stato rintracciato alla Stazione Termini, a quanto apprende l'Adnkronos, il secondo dei tre minorenni tunisini evasi ieri dal carcere minorile di Casal del Marmo a Roma. I tre avrebbero approfittato del caos, creatosi in seguito a una rissa, per scappare scavalcando il muro di cinta. Il minorenne in questi minuti è sottoposto alle procedure di fotosegnalamento da parte della Polfer. Il primo evaso era stato rintracciato in giornata all'Aquila. “Non avevamo e non abbiamo molti dubbi sul fatto che i fuggiaschi di ieri, tutti minori, vengano ripresi e ricondotti in carcere in breve tempo. Di solito - spiega Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria - questi ragazzi non godono di appoggi esterni e non di rado sono gli stessi familiari che li inducono a costituirsi. Questo, però, non cancella le falle del sistema le quali, al contrario, vengono ancor più evidenziate dalla certificazione che non si tratti di fughe organizzate.
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Insomma, basta deciderlo estemporaneamente e si può evadere con evidente facilità. Occorrerebbe poi interrogarsi su quanto costa un’evasione anche in termini di spese per le ricerche e tutto ciò che ne consegue. Somme che, evidentemente, sarebbe più proficuo investire in politiche di potenziamento della sicurezza, a partire dagli organici della Polizia penitenziaria mancanti di 18mila unità”, aggiunge il Segretario della Uilpa Pp. “Ma evidentemente il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo tutto, da cui non si sente una parola quando si verificano questi accadimenti, preferiscono pensare ad altro senza voler rendersi conto che la situazione, alle condizioni date, è destinata a sfuggire completamente di mano”, conclude De Fazio.