Sostenibilità - Barbaro (Mase): Sport intercetta tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030

Abbiamo già avuto un banco di prova, come la Piazza di Siena, che ha permesso di capire alcune cose, insistere su delle altre e di avere i primi risultati in un contesto ancora non inserito all’interno di un protocollo formale, di capire alcune cose.
Spettacolo - “Tra il mondo dello sport e l’ambiente c’è un connubio naturale. Al Ministero ci siamo subito resi conto che l’Agenda 2030, il documento principe in ambito ambientale internazionale, è intercettabile dal mondo dello sport in tutti i suoi 17 obiettivi. Questo ci ha riempito di gioia, in quanto è l’unico comparto che intreccia le dinamiche dell’Agenda 2030”. Lo ha detto il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con delega allo Sport, Claudio Barbaro, in occasione della presentazione del protocollo d’intesa sul tema della sostenibilità nel mondo dello sport, per cui il governo ha stanziato 1,7 milioni di euro, con l’obiettivo di allinearsi agli obiettivi prefissati dall’Agenda 2030.
Su questo andremo a costruire il percorso appena iniziato
In occasione della conferenza stampa, tenutasi nella Sala Giunta del Coni al Foro Italico, Barbaro ha poi specificato l’impegno del governo in materia di sostenibilità sportiva: “Il primo passo ufficiale fatto dal Governo è stata l’istituzione di una delega precisa che riguarda la sostenibilità in campo sportivo e che, a sua volta, darà vita a una specifica divisione del Ministero dell’ambiente dedicata esclusivamente a temi legati alla sostenibilità”. Barbaro ha inoltre spiegato l’importanza di una normativa snella, che non vada a rallentare una macchina perfetta come quella dello sport, affermando: “Ci sono tanti eventi che caratterizzano il mondo dello sport legati dalla massima estemporaneità che corrono il rischio di complicazioni, se dovessero trovarsi di fronte a un atteggiamento normativo che va in qualche modo a restringere il campo d’azione”.
“Con il Coni abbiamo costituito un comitato che verificherà se esistono i presupposti per poter dire che un evento sportivo è sostenibile o no. Abbiamo già avuto un banco di prova, come la Piazza di Siena, che ha permesso di capire alcune cose, insistere su delle altre e di avere i primi risultati in un contesto ancora non inserito all’interno di un protocollo formale, di capire alcune cose. In questa fase sono anche state raccolte tutte le domande che poi, passando dalla vetrina principale che è Casa Italia, insieme al Coni andremo a valutare dal punto di vista della sostenibilità", ha detto il Sottosegretario. Barbaro ha quindi concluso esponendo i tre pilastri fondamentali su cui si basa l’accordo con il Coni: “I tre asset di riferimento sono: gli eventi, la produzione di dirigenti - importantissima perché disegnerà la vita delle associazioni - e gli impianti, che devono essere sostenibili più che mai. Su questo andremo a costruire il percorso appena iniziato”.
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