Euro 2024 - Moggi: Gravina principale colpevole - dovrebbe dimettersi

Ad esempio ha lasciato troppo libero Xhaka che ha fatto il bello e cattivo tempo a centrocampo ma il vero colpevole di questa sconfitta è il presidente della Figc Gabriele Gravina.
Sarebbe bello facesse come Abete dopo i Mondiali 2014 e si dimettesse
Spettacolo - "Sento che molti colpevolizzano l'allenatore e sicuramente ha fatto degli errori. Ad esempio ha lasciato troppo libero Xhaka che ha fatto il bello e cattivo tempo a centrocampo ma il vero colpevole di questa sconfitta è il presidente della Figc Gabriele Gravina". Così all'Adnkronos Luciano Moggi dopo la sconfitta per 2-0 con la Svizzera che elimina l'Italia agli ottavi di finale di Euro 2024. "Gravina è colpevole perché non ha saputo difendere gli interessi del nostro calcio, perché in Serie A giocano troppi stranieri che tolgono spazio ai nostri giovani -sottolinea Moggi-. Se è vero che non si può fermare la libera circolazione dei lavoratori avrebbe dovuto fare in modo di mettere una regola che obbligasse le squadre a non farne giocare più di 5. Sarebbe bello facesse come Abete" dopo i Mondiali 2014 "e si dimettesse.
Quando il Governo ha abolito il decreto crescita ha avuto anche il coraggio di criticare, invece avrebbe dovuto ringraziarlo perché così non sarà più vantaggioso per un club acquistare uno straniero rispetto a un italiano".
Busta paga giugno 2025: rimborso medio di 480 euro per i dipendenti pubblici
Con la busta paga di giugno 2025 arriverà un rimborso medio di circa 480 euro per i dipendenti pubblici.
TikTok multata dall'Ue per 530 milioni di euro per trasferimento illecito di dati in Cina
TikTok è stata sanzionata dall'Unione Europea con una multa di 530 milioni di euro per aver trasferito dati personali di cittadini europei in Cina, senza assicurare adeguate misure di protezione contro l'accesso da parte delle autorità cinesi.
Decreto bollette approvato: bonus da 200 euro, aiuti a famiglie, imprese e piscine
Il Decreto bollette è stato convertito in legge con il voto di fiducia del Senato, che ha approvato il provvedimento con 99 voti favorevoli, 62 contrari e un astenuto, dopo il precedente via libera della Camera.