Omicidio Tramontano - parla Impagnatiello: Non sono pazzo - ero saturo di dire bugie

omicidio tramontano

Era come se fosse strabordato qualcosa, come se dovessi svuotarlo perché qualcosa mi mangiava dentro.

  Il mondo già non è stato un posto giusto e all'altezza di queste due vite

Attualità - Alessandro Impagnatiello di nuovo in aula oggi nel processo per l'omicido della compagna Giulia Tramontano. Nel corso del suo interrogatorio, il 31enne ha parlato delle sue condizioni mentali, spiegando che "svelare a Giulia che la tradivo è stato l'ennesimo sintomo che la mia testa stava impazzendo, questo non vuol dire che sono pazzo, non penso di essere pazzo, ma che ero saturo di dire bugie".  In aula l'ex barman ha ripetuto che l'annuncio della gravidanza ha innescato "un'altalena" di emozioni e la scelta di svelare la doppia relazione è dovuto all'esasperazione: "Ero un vaso completamente saturo di bugie e menzogne e non ero abituato a dire bugie. Era come se fosse strabordato qualcosa, come se dovessi svuotarlo perché qualcosa mi mangiava dentro. Non ho spiegazioni sul perché ho confessato il tradimento, così come non so perché permettevo all'altra ragazza di vedere il mio cellulare dove c'era tutta la mia vita con Giulia".

  "Il mondo già non è stato un posto giusto e all'altezza di queste due vite. In tutto questo orrore però ora è tempo che sia fatta giustizia, e la giustizia in questo caso è una pena esemplare", ha scritto su Instagram Loredana Femiano, mamma di Giulia Tramontano prima dell'udienza. "Cara Giulia - si legge in un altro post - non è più tempo di orrore, non è più tempo di bugie, di egoismo e cattiveria. Chiunque ti abbia incrociato nel percorso della vita, conserva oggi un dolce ricordo che resterà un segno indelebile nella sua anima".  

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