Malattie rare - Scopinaro (Uniamo): Inclusione significa vedere persona e non malattia

malattie rare

Salute - “Si può fare moltissimo per migliorare la qualità della vita delle persone con malattie ematologiche rare partendo, soprattutto, dal non considerarle ‘malate’. È per questo che mi piace molto il progetto di Sobi ‘Blood Inclusivity’, che ribalta il punto di vista. Ossia mettere in luce quello che accomuna e non quello che divide. Credo che questo approccio sia quello che dovrebbe essere usato per tutte le malattie rare, per evitare di creare isolazionismo ed esclusione, invece che esclusività”. Così Annalisa Scopinaro, presidente di Uniamo - Federazione italiana malattie rare, a margine dell’appuntamento di Sobi dedicato all'inclusione e alla possibilità per le persone con malattie ematologiche rare di avere un’elevata qualità della vita. L’evento - che si è tenuto ieri a Milano - fa parte del progetto ‘Let’s Talk’ di Sobi, lanciato lo scorso ottobre per approfondire argomenti di attualità e prospettive inesplorate nel contesto delle malattie rare.  


Endometriosi, fibromialgia e acufene: MioDottore svela le malattie più cercate dagli italiani nel 2022Endometriosi e fibromialgia si confermano sul podio, mentre l’acufene scalza l’acne e guadagna il 3° posto;Nel 2022 problematiche ... Continua a leggere>>

Un altro elemento emerso dal dibattito è l’importanza di lanciare un messaggio positivo alle persone con una malattia ematologica rara o poco conosciuta. La ricerca scientifica sta facendo enormi progressi. Oltre a quelli raggiunti, si stanno affacciando nuovi trattamenti, in grado di assicurare una qualità di vita sempre migliore.  

A frenare una più ampia inclusione è per Scopinaro il fatto che “non si pone la persona al centro di ogni discorso. Noi vediamo la malattia e non la persona. Quello che dobbiamo fare è un cambio di prospettiva, solo in questo modo riusciremo a considerare la patologia una delle caratteristiche della persona, non la sua caratteristica principale”, conclude. 

Altri aggiornamenti su Malattie

Sangue del cordone ombelicale può svelare rischi di malattie future nei neonati
Il sangue del cordone ombelicale potrebbe diventare uno strumento utile per individuare precocemente nei neonati il rischio di sviluppare malattie come diabete, ictus e patologie epatiche.

Malattie reumatiche: una sfida per la salute pubblica, la dottoressa Bazzichi a Massa
Le malattie reumatiche rappresentano un gruppo eterogeneo di oltre 200 patologie che colpiscono il sistema muscolo-scheletrico e il tessuto connettivo, interessando articolazioni, tendini, legamenti, ossa e, in alcuni casi, organi interni.

Le 'proteine della solitudine' spiegano il legame tra isolamento e malattie
Avere una rete sociale solida contribuisce a una salute migliore, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e ictus.