di Zazoom di venerdì 26 gennaio 2024

La Strada Statale 16 si trova di fronte a ostacoli imprevisti mentre gli espropriati lanciano la loro battaglia:

strada statale

La variante della Statale 16, estendendosi per quasi otto chilometri tra Argenta e Ponte Bastia, si preannuncia un percorso accidentato a causa delle proteste degli espropriati. Romeo Sangiorgi, uno dei proprietari colpiti dalla lettera di esproprio, ha deciso di affrontare legalmente la situazione e ha avviato il primo ricorso presso il tribunale amministrativo regionale attraverso il suo avvocato Carlo Dalla Vecchia di Bologna.

Romeo Sangiorgi, recentemente toccato dagli espropri legati all'opera dell'Anas, sta lottando contro la decisione di smembrare un terreno di sette ettari che gli appartiene. Questo terreno subirà una divisione, con il percorso della futura strada che passerà proprio attraverso di esso. Sangiorgi, insieme a un centinaio di persone, ha formato un comitato denominato 'No Statale 16' per opporsi a questo progetto.

Sangiorgi elenca le molteplici tappe dolorose di questo percorso: "Il tracciato passerà nell'orto di mia cugina, a cinque metri dall'edificio. Poi 'seppellirà' l'abitazione di sua figlia, che si trova poco lontano. Ancora, finirà nel giardino di una casa di mia proprietà che ho dato in affitto. La stessa sorte subirà una bella villetta in via Pioppine."

Recentemente, Sangiorgi ha impugnato l'atto di approvazione del progetto davanti al Tar. La seconda fase del suo piano comprende un ricorso per la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, la quale legittima gli espropri. L'avvocato Dalla Vecchia, rappresentante legale di Sangiorgi, afferma che gli espropri stanno causando gravi danni alle proprietà del suo assistito, e sono determinati a proteggerle legalmente.

Sangiorgi, veterano di simili battaglie, ha già presentato un esposto al Tar in passato, riuscendo a fermare i lavori. L'avvocato Dalla Vecchia sottolinea che questa volta chiederanno al Tar di verificare se sono stati rispettati tutti i criteri amministrativi. Sangiorgi, oltre a evidenziare le incongruenze nella documentazione, solleva la questione ambientale, poiché la zona coinvolge anche un boschetto che dovrebbe essere sottoposto a tutela.

Sangiorgi si chiede dove siano gli ambientalisti e le associazioni che solitamente protestano contro interventi che minacciano l'ambiente. Il loro silenzio attuale suscita riflessioni sulla loro presenza in questa controversia.

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